Interporto e arretramento dominano il dossier-rilancio. Il rebus Amazon e l’incognita dei finanziamenti per i collegamenti ferroviari

Summit sulle infrastrutture per la Regione Marche
ANCONA - Il grande libro delle infrastrutture. Un dossier che vale il rilancio di una regione baricentrica a livello nazionale, eppure tragicamente scollegata, tanto da essere...

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ANCONA - Il grande libro delle infrastrutture. Un dossier che vale il rilancio di una regione baricentrica a livello nazionale, eppure tragicamente scollegata, tanto da essere comparata alle isole nella partita dei voli di continuità territoriale. Per fare il punto su quello che è il principale tallone d’Achille delle Marche, ieri l’assessorato alle Infrastrutture guidato da Francesco Baldelli ha chiamato a raccolta, a Palazzo Raffaello, Camera di commercio e associazioni di categoria - Confindustria, Confartigianato, Cna, Confcommercio e Coldiretti - in un incontro, a cui ha preso parte anche il governatore Francesco Acquaroli, per fare il punto sullo stato dell’arte e ragionare sul metodo di lavoro da portare avanti per realizzare le opere di cui il territorio non può più fare a meno.

Nuovi voli, il presidente di Confindustria Ancona Bocchini: «Ora si deve fare in modo che funzioni l’aeroporto»

 

Si tratta del primo confronto dopo quello del 21 marzo nel parlamentino della Camera di commercio, durante il quale le associazioni di categoria avevano presentato alla Regione il decalogo delle priorità.


L’elenco 


Dalla terza corsia della A14 all’uscita nord dal porto di Ancona, passando per la Fano-Grosseto – con focus sulla galleria della Guinza – il raddoppio della Orte-Falconara (inserito nel Pnrr, ma solo in alcuni tratti, da cui resta del tutto escluso quello compreso tra Fabriano e Foligno) e la Civitanova-Albacina, elettrificata, da rendere metropolitana di superficie, solo per citarne alcune. Ma restando in tema di ferrovie, al momento a tenere banco è soprattutto la questione del potenziamento della linea Adriatica, con l’ipotesi di arretramento che è stata discussa anche durante il confronto di ieri. Oltre alle arterie stradali principali, il decalogo delle associazioni, su cui si sviluppa il lavoro di concerto con la Regione, include anche tratti fondamentali per collegare le aree interne, come quello tra Fabriano e Sassoferrato - dal costo di 200 milioni, di cui 25 disponibili - la progettazione della nuova bretella tra Villa Potenza e la A14 (con nuovo casello a Porto Potenza Picena) e ampliamento del tratto Villa Potenza-Castel Raimondo, e il primo tratto Pedemontana Mozzano-Comunanza e nuovo tracciato Mezzina tra Campiglione di Fermo e Valmir. A parte, il discorso sull’aeroporto, da rilanciare e rendere maggiormente attrattivo per le compagnie aeree, e da collegare adeguatamente a porto e interporto per dare corso a quella piattaforma logistica finora mai decollata. In questo senso, la buona notizia sui voli di continuità verso Roma, Milano e Napoli a partire dall’autunno è già un inizio, ma non basta. Nelle oltre due ore di incontro a Palazzo Raffaello, si è anche parlato di Interporto, risanato dopo anni di bilanci in rosso e ora pronto a svolgere quel ruolo centrale nella logistica che finora è mancato. Il tutto, aspettando di capire se il maxi progetto di Amazon andrà in porto. Un incontro interlocutorio, nel solco di quel metodo di confronto che la Regione ha deciso di adottare in materia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico