Piove acqua dal soffitto del consiglio regionale, la seduta inizia in ritardo con un secchio sui banchi dell'aula

Piove acqua dal soffitto del consiglio regionale, la seduta inizia in ritardo con un secchio sui banchi dell'aula
ANCONA Piove all’interno di Palazzo Leopardi, nell’aula assembleare dove ieri si è svolto il Consiglio regionale. Ecco allora comparire alcuni secchi della...

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ANCONA Piove all’interno di Palazzo Leopardi, nell’aula assembleare dove ieri si è svolto il Consiglio regionale. Ecco allora comparire alcuni secchi della spazzatura, con sacchetti impermeabili, tra le postazioni dei consiglieri, posizionati dai commessi per cercare di raccogliere l’acqua che ha comunque bagnato il pavimento, come pure si notavano striature d’umidità lungo alcune pareti e anche vicino ai banchi di alcuni consiglieri.

Dopo le piogge


Incerta l’origine del guasto: l’ipotesi più probabile è che sia colpa dei lavori di riparazione del tetto. Magari un’intercapedine lasciata aperta che ha permesso alla forte pioggia dei giorni scorsi di ristagnare nel sottotetto, filtrando tra i pannelli ed arrivando nell’aula. Di certo non un problema di giornata, visto che ieri su Ancona splendeva un sole decisamente estivo. I lavori sono comunque proseguiti normalmente, pur dovendo segnalare la convocazione ritardata di un’ora rispetto al solito. Non è la prima volta che un inconveniente di questo tipo disturba il Consiglio regionale. Già lo scorso 20 giugno, infatti, un guasto all’aria condizionata aveva trascinato l’aula in una sorta di inverno fuori stagione. A farlo notare fu il consigliere Pd Fabrizio Cesetti, intervenuto dagli scranni col piumino indosso.


Ulivi secolari


Inconvenienti tecnici a parte, dopo l’immobilismo denunciato dal Corriere Adriatico nelle scorse settimane, l’Aula di Palazzo Leopardi è tornata a pronunciarsi anche sulle proposte di legge, oltre che sul solito - e lunghissimo - elenco di interrogazioni e mozioni. Due quelle all’ordine del giorno. La più incisiva - approvata all’unanimità - è quella che introduce e regolamenta l’oleoturismo nelle Marche, proseguendo nel solco di quanto già fatto con l’enoturismo. L’obiettivo della proposta di legge, esplicitato nel primo articolo, è quello di «implementare l’offerta turistica regionale con il turismo dell’olio per coniugare la conoscenza della cultura dell’olio con la cultura dei territori di produzione». Prevista, inoltre, l’istituzione di un Albo degli ulivi secolari. Per quanto concerne le strutture che potranno offrire servizi oleoturistici, ancora, l’obbligo è di assumere personale appositamente qualificato, anche mediante corsi che potranno essere organizzati dalla Regione stessa. La seconda proposta di legge - anch’essa approvata - prevede l’inserimento delle strutture agrituristiche e ittituristiche che svolgono ospitalità nel registro delle strutture ricettive, modificando il Testo unico regionale in materia di turismo. 


La videosorveglianza


Protagonista delle interrogazioni è stato invece il tema della sicurezza. Saltamartini ha annunciato un atto di giunta di prossima approvazione - già lunedì - che «metterà a disposizione dei comuni ulteriori risorse per potenziare il controllo del territorio». Telecamere e mezzi che andranno alle Polizie locali.
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Corriere Adriatico