Pesaro Capitale italiana della Cultura, il sindaco Ricci: «Ora facciamo festa, poi 2 anni di lavoro». La dedica a Tagliolini

PESARO - Matteo Ricci sfodera il sorriso misurato di chi è abituato a vincere, ma l’emozione lo scuote: è il sindaco della città capitale italiana della...

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PESARO - Matteo Ricci sfodera il sorriso misurato di chi è abituato a vincere, ma l’emozione lo scuote: è il sindaco della città capitale italiana della cultura 2024.


Lo ammetta, che sorpresa.
«Più che sorpresa una grande emozione per tutta la città. Perché qui stiamo disegnando dal punto di vista culturale ed economico il futuro di Pesaro. Il nostro è un progetto che coniuga natura, ambiente e tecnologia».

 
Una dedica struggente subito dopo la consacrazione.
«Vogliamo condividere questa vittoria con Kharkiv, come noi Città della Musica Unesco, in questo momento sotto gli attacchi russi. È terribile pensare che l’unica musica che è loro concessa è l’orribile rumore delle armi». 


C’è anche una dedica più intima che lei ha voglia di fare.
«Sarebbe stato qui con noi a festeggiare, lui che ha sempre amato l’innovazione, l’impegno e la coralità. sabato l’abbiamo salutato per l’ultima volta ma Daniele Tagliolini è qui, insieme a noi».


Qualcuno sostiene che quella di Pesaro sia una vittoria politica.
«Fermo restando che è un successo riconosciuto all’unanimità dalla giuria, credo veramente che noi abbiamo fatto tutto il possibile. Che tra audizione e dossier abbiamo fatto tutto il possibile. E dico grazie a Daniele Vimini, che ha fatto un lavoro incredibile. Voglio ricordare che nel 2024 ogni comune della nostra provincia sarà per una settimana capitale della cultura italiana e saremo una grande orchestra capace di creare una melodia di speranza e rinascita. E di fronte al verdetto mi sento di idre che questa melodia è diventato un inno alla pace, una voce forte che chiede la fine delle violenze».


L’onore delle armi?
«Di più, un abbraccio alla città di Ascoli Piceno che ha combattuto fino all’ultimo minuto. Insieme faremo il bene della nostra regione».


C’è un’aria frizzante, un’atmosfera di festa.
«Certo, sabato faremo una grande festa nella piazza davanti al centro Pescheria. Inizieremo nel pomeriggio per arrivare fino a tarda sera concedendoci un’occasione di festa prima di rimboccarci le maniche e percorrere questi due entusiasmanti anni di lavoro che ci aspettano. Sono invitati tutti i sindaci della provincia per condividere questa occasione unica che ci coinvolgerà in pieno».


Dicono ci sarà una piccola guest star ad aprire le danze.


«Sì, si chiama Diana, ha 9 anni ed è un talento incredibile del pianoforte. È arrivata dall’Ucraina a Pesaro per fuggire alla guerra e grazie all’interesse e all’impegno di Daniele Vimini. Proseguirà i suoi studi al Conservatorio Rossini. Sabato aprirà la festa suonando il pianoforte per noi. Una testimonianza concreta non solo della capacità di accogliere della nostra città, ma soprattutto della capacità di integrare». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico