Sisma, Papa Francesco si commuove «Ricordo il frate di Castelraimondo»

Sisma, Papa Francesco si commuove «Ricordo il frate di Castelraimondo»
CITTA’ DEL VATICANO - «Ricostruire, ricominciare, ricominciare da capo, ma anche ricominciare senza perdere la capacità di sognare, sognare, avere il coraggio...

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CITTA’ DEL VATICANO - «Ricostruire, ricominciare, ricominciare da capo, ma anche ricominciare senza perdere la capacità di sognare, sognare, avere il coraggio di sognare una volta di più». «Ricostruire col dolore» e con «il pianto, piangere da solo fa bene, ma piangere insieme agli altri è meglio». «Mi piace benedire le mani di chi guarisce le ferite». Il Papa ha scelto le parole della condivisione e della tenerezza per confortare alcune migliaia di persone dalle zone del centritalia che hanno subito il terremoto il 24 agosto e il 26 e 30 ottobre. Il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli ha guidato la delegazione di concittadini che oggi ha partecipato oggi all'udienza speciale per i terremotati di Papa Francesco. Il sindaco ha portato in dono al Pontefice una copia del libro che narra la storia dei 700 anni dalla fondazione di Castelraimondo. «Con grande sorpresa - racconta - il Santo Padre ha subito ricordato di aver conosciuto, quando si trovava in Argentina, un padre Cappuccino originario proprio di Castelraimondo». Si tratta di padre Giuseppe Gaggiotti, storico della cittadina, autore di un libro su Castelraimondo pubblicato a metà degli anni Settanta. «Una forte emozione per noi - ha detto Marinelli -, e la sorpresa di vedere che il Papa ha immediatamente ricordato il nostro concittadino, conosciuto quando entrambi si trovavano in Argentina, forse verso la fine degli anni Ottanta».
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Corriere Adriatico