Ripristinato il rimborso per le cure oncologiche, copertura di oltre 4 milioni per 3 anni. Vale anche per spese fuori regione

La Regione Marche ha ripristinato i rimborsi per i pazienti oncologici
ANCONA - Via libera all’unanimità da parte del consiglio regionale alla proposta di legge per il riconoscimento del rimborso spese a supporto delle cure oncologiche....

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ANCONA - Via libera all’unanimità da parte del consiglio regionale alla proposta di legge per il riconoscimento del rimborso spese a supporto delle cure oncologiche. Il testo approvato è il frutto della sintesi di due proposte di legge, precedentemente presentate, una a firma del gruppo della Lega ed un’altra a firma del gruppo Fratelli d’Italia.

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L’obiettivo del provvedimento normativo è quello di supportare le persone in condizione di particolare fragilità, determinata da patologie oncologiche, mediante l’erogazione di un rimborso per le spese sostenute per vitto, alloggio e spostamento fuori dalla propria residenza (compreso il pedaggio autostradale) fino ad un tetto massimo di 1.000 euro annui per ogni tipologia di spesa.

I rimborsi spese, il cui accesso viene determinato sulla base dei riferimenti all’indicatore Isee, sono previsti nel caso di prestazioni ricevute all’interno e fuori regione ed anche per l’eventuale accompagnatore, purchè la sua presenza sia riconosciuta necessaria da attestazione medica. In particolare poi è riconosciuto il rimborso, sempre per le spese accessorie, ma riferite a cure di natura psicologica correlate alla patologia oncologica, ricevute all’interno della regione, anche a supporto dei componenti del nucleo famigliare.

Il provvedimento riabilita una precedente normativa per il rimborso spese a soggetti in condizione di fragilità, abrogata con la legge regionale 18/2019, poi parzialmente recuperata con una successiva delibera di giunta. Per l’attuazione della legge è prevista una copertura finanziaria di 1.885.000 euro per il 2021 e di 2.450.000 euro per ciascuna annualità 2022 e 2023.

La legge è stata illustrata in Aula dalla presidente della Commissione Sanità, Elena Leonardi (FdI), per la maggioranza, e dalla Vice, Simona Lupini (M5S), per la minoranza. Il provvedimento, ha spiegato Leonardi, «si è reso necessario perché nella scorsa legislatura la maggioranza a trazione Pd aveva abrogato la legge che prevedeva il rimborso. Così, tra i primi atti nella nostra amministrazione, abbiamo voluto lavorare a quella che ritengo essere una legge di civiltà».

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Corriere Adriatico