Nasce il brand Marche di Miele: con 71mila alveari e oltre 3mila apicoltori è un settore leader in Italia

Nasce il brand Marche di Miele: con 71mila alveari e oltre 3mila apicoltori è un settore leader in Italia
SENIGALLIA - Far conoscere la qualità dei miele delle Marche, certificato e sicuro, prodotto da apicoltori marchigiani. È l’obiettivo...

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SENIGALLIA - Far conoscere la qualità dei miele delle Marche, certificato e sicuro, prodotto da apicoltori marchigiani. È l’obiettivo dei quattro Consorzi apistici delle Marche, che si uniscono sotto il nuovo marchio “Marche di Miele”: si tratta di consorzi della provincia di Pesaro e Urbino con alla guida Frederic Oliva, della provincia di Ancona, guidato da Sergio Cocciarini, della provincia di Macerata, presidente Alvaro Caramanti, delle provincie di Fermo e Ascoli guidato da Giovanni Zucconi.

Miele Millefiori, di Acacia, di Girasole, di Castagno, di Sulla, di Melata, di Coriandolo: sono questi i mieli prodotti nelle Marche dagli apicoltori, veri custodi del futuro, dediti ogni giorno a garantire il perfetto equilibrio tra l’uomo e la natura, proteggendo le api che, con il loro imprescindibile contributo all’impollinazione, garantiscono la biodiversità.

Oggi le Marche, con 71.497 alveari e 3.386 apicoltori, si classificano tra le prime regioni in Italia per l'apicoltura. Sono seconde nel rapporto tra numero di alveari per chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti. Nelle Marche la produzione media si attesta intorno alle 2 mila tonnellate l’anno (Osservatorio Miele), in condizioni climatiche normali, sempre più difficili per il cambiamento climatico.

L’evento è stato presentato in un evento alla Rotonda a Mare di Senigallia alla presenza di tutti i presidenti dei Consorzi apistici e degli apicoltori marchigiani.

Dopo i saluti del Sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, sono intervenuti Mirco Carloni, presidente della XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati: «Nostro dovere - ha dichiarato l’onorevole Mirco Carloni- è dare la possibilità agli apicoltori, settore speciale della zootecnia, di produrre non solo miele, ma fare cultura, divulgazione, didattica, diminuire l’impatto fiscale nel settore, e riuscire a semplificare alcuni passaggi fondamentali. Da difendere dal falso miele che arriva dalla Cina, primo paese che esporta più prodotto taroccato e dai Paesi Extra Ue, che lo allungano con sciroppi di zuccheri e additivi, per poi venderlo come miele vero».

«Il brand Marche di Miele - ha dichiarato in conferenza Andrea Maria Antonini, assessore all’Agricoltura Regione Marche, è particolarmente importante perché il miele e le api della regione Marche sono fondamentali. C’è un’attenzione particolare dimostrata anche attraverso le tante risorse che in questi ultimi anni, giustamente, abbiamo riservato al settore perché lo riteniamo fondamentale, sia per le api in quanto elemento di equilibrio dell’ecosistema ambiente - natura, sia proprio per l’attività produttiva».

All’evento presenti Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura e Sovranità Alimentare e delle Foreste, l’onorevole Giorgia Latini, Elena Campagnolo, assessore della città di Senigallia, insieme ai consiglieri regionali Mirko Bilò e Giacomo Rossi.

 

 

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Corriere Adriatico