Nuove scogliere-diga e mega-ripascimento. Litorale marchigiano devastato, Aguzzi oggi a Porto Recanati: «Pronti 9 milioni»

Nuove scogliere-diga e mega-ripascimento. Litorale marchigiano devastato, Aguzzi oggi a Porto Recanati: «Pronti 9 milioni»
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ANCONA Suggestive e impetuose, le onde s’innalzano, s’allungano, si rompono sulla battigia. Erodono la costa, la mangiano voraci, con una frequenza che è più consuetudine che emergenza. A scatenare di nuovo le mareggiate, nei giorni che hanno preceduto e seguito la Pasqua, sono stati i forti venti di libeccio. Spirando da sud-ovest sul litorale, hanno messo sotto scacco Scossicci, al confine con le spiagge di Marcelli, e Porto Recanati; più a nord hanno strapazzato la strada che corre lungo la riva, a Marina di Montemarciano. Sul mare che infuria, e ingoia l’orlo di questa terra bagnata di Adriatico, Stefano Aguzzi resetta tendenze&antiche debolezze: «Non possiamo vivere di soluzioni tampone». Dall’alto della sua delega alla Difesa del suolo e della costa, l’assessore regionale annuncia il sopralluogo di domani lungo il tratto martoriato, che insiste sul territorio di Macerata. «Andremo a vedere cos’è accaduto».  


Il perimetro 


Non concede tempo al tempo e, nell’attesa di dare spessore ai danni generati dalle sferzate del garbino, aggiorna l’anatomia economica d’una fragilità cronica. «Ci tengo a ricordare che attraverso i fondi Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, abbiamo finanziato interventi per 9 milioni di euro, una cifra che è già a disposizione. È stata firmata la convenzione con il Comune di Porto Recanati, che ora dovrà presentare un progetto». Azione, Aguzzi converte l’impegno in fatti: «La zona è attenzionata, è destinata a opere definitive per realizzare le nuove scogliere». Si concede un vanto: «Non c’erano mai stati provvedimenti strutturali. Ora, dopo tre anni di nostra amministrazione, ci saranno». Ripassa le coordinate dell’agenda: «Domani (oggi, ndr) andremo a vedere quanto è grave la situazione e come andrà affrontata. Verrà messa in sicurezza la strada, che è di competenza della Provincia, verrà garantita la stagione balneare». Soprattutto vorrebbe cambiare il paradigma: «Su questo territorio sono decenni che si procede per urgenze». 


La spia 


Come un disco incantato, come un refrain, la spia è da allarme rosso, fisso. Nel Fermano, un lembo della spiaggia nord di Porto Sant’Elpidio è stato inghiottito dal mare, così come una parte della via privata che sfila accanto. In zona, per correre ai ripari, sono previsti 8,4 milioni targati Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Puntando il navigatore su San Benedetto, non sfugge alle scudisciate la Riserva Naturale della Sentina, dove 6 milioni e mezzo serviranno per il piano di difesa. A Marina di Montemarciano, tra Ancona e Senigallia, dopo la sfuriata dei fluttui l’ispezione è avvenuta una decina di giorni fa con il Comune che, per sistemare le ferite aperte sul percorso di sua competenza, ha stanziato 200mila euro, al capitolo “somma urgenza”. «In giunta oggi (ieri, ndr) - riprende il filo del ragionamento Aguzzi - ci siamo impegnati a reperire, in assestamento di bilancio, nella seconda parte dell’anno, risorse per ristorare il Municipio». Allunga la mano della solidarietà, l’assessore, senza rinunciare alle stoccate della polemica. «È la terza volta che interveniamo in quell’area da quando siamo a via Gentile da Fabriano. Tre anni fa con 90mila euro; l’anno successivo con altri 200mila euro. Ci risiamo». Riordina tasselli preziosi, e a lungo dimenticati: «Per quell’angolo di Marche dal 2014 sono destinati 14 milioni di fondi ministeriali che né l’amministrazione regionale che ci ha preceduti, né il Comune hanno mai messo a frutto». Ritma il recupero del tempo perduto: «Siamo riusciti a non perderli, a investirli, e a farli lievitare a 17 milioni, la cifra necessaria con i rincari, mettendoci 1,4 milioni di parte nostra». Con la cadenza incalza: «Abbiamo già ottenuto tutti i permessi, fatte le gare d’appalto». Dettaglia: «A Falconara sono lavori in corso sulle scogliere emerse». 


Gli effetti 


A Marina vale l’effetto mixato: «Sono da rifare i pennelli, la struttura a protezione del litorale costruita trasversalmente alla linea di riva. Anche in questo caso si è già all’opera». Subito avverte: «Qui non si può agire sulle barriere rigide, perché si sposterebbe a nord l’erosione». Accende gli special: «Si avanzerà con un enorme ripascimento. La spiaggia per due chilometri si allargherà di 80 metri. Il mare la modellerà e per 10-15 anni si dovrebbe essere al riparo dalla veemenza dell’acqua». Aguzzi getta sul tavolo di prevenzione&difesa ancora un atout. «La ghiaia necessaria, che è merce rara, verrà presa dal fiume Esino, il quale verrà pulito per dieci chilometri dalla foce. Per la prima volta nelle Marche». Un inedito, fronte mare.

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Corriere Adriatico