Voli per Roma, Milano e Napoli, gli imprenditori marchigiani: «Costi poco vantaggiosi»

Voli per Roma, Milano e Napoli, gli imprenditori marchigiani: «Costi poco vantaggiosi»
ANCONA - Voli di continuità a buon mercato? Neanche troppo, visto che per i residenti marchigiani, tra iva e tasse aeroportuali, si può arrivare a spendere una...

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ANCONA - Voli di continuità a buon mercato? Neanche troppo, visto che per i residenti marchigiani, tra iva e tasse aeroportuali, si può arrivare a spendere una forbice compresa tra 90 e 100 euro a singola tratta. L’andata e ritorno può arrivare a sfiorare i 190 euro. Roma, Milano e Napoli saranno sì più vicine. Ma a prezzi non proprio invidiabili. Il mondo delle imprese e il comparto del turismo guardano, comunque, ai nuovi collegamenti come una conquista.

 


Le reazioni


«Spendere quelle cifre per le rotte di continuità può tagliare fuori una fetta di viaggiatori che sperava nel low cost - afferma Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche -, ma rimane la nota positiva di avere tre nuove connessioni con altrettanti hub di importanza internazionale». Per Ludovico Scortichini, Ceo di Go World e presidente del Comitato territoriale di Confindustria Ancona «i prezzi dei nostri voli di continuità vanno visti in relazione alle altre rotte interne nazionali - afferma -, al momento tutte le tariffe sono gonfiate, quindi i voli da Ancona verso Milano, Roma e Napoli sono ancora vantaggiosi. Ma ad ottobre, quando tutti i vettori andranno ad abbassare prezzi, se Ancona non si allineerà, allora sarà fuori mercato».


Le aspettative


«Avrei sperato che il costo calmierato non fosse solo per i marchigiani, ma anche per i turisti» sottolinea Polacco, che lancia subito una proposta: «Ci vuole un grande accordo fra le associazioni di categoria del settore dell’accoglienza, ovviamente noi in prima linea, la Regione e l’Atim per conquistare in questi tre anni i nuovi mercati che le Marche non hanno mai avuto prima». Va chiarito un punto: questi voli di continuità non nascono con l’intento di collegare le Marche al resto del mondo, ma di migliorare gli spostamenti nazionali da e per la nostra regione. Un’infrastruttura in più per favorire i movimenti interni. Poi c’è anche il fatto che gli aeroporti in questione sono gli hub principali per volare in Europa e nel resto del mondo. «Più che altro c’è da verificare la convenienza sul lato incoming - prosegue Scortichini -. Riguardo Roma non ho dubbi, Fiumicino è il gateway d’ingresso più importante d’Italia. Linate è buono per i voli europei. Su Napoli qualche incognita riguardo il traffico leisure». In ogni caso, rapporto prezzi e durata del viaggio sembra comunque vantaggioso: «Indipendentemente dai costi - afferma Michele Bernetti, titolare del Grand Hotel Palace - chi viaggia per lavoro predilige l’aereo al treno, e non da peso al prezzo del biglietto. E questi collegamenti aiutano i marchigiani a non restare isolati».
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Corriere Adriatico