Il viceministro Rixi ad Ancona: «Le Marche come un’isola, inventiamo una soluzione»

Il viceministro Rixi ad Ancona: «Le Marche come un’isola inventiamo una soluzione»
ANCONA Non mancava nessuno. L’intero gotha marchiano - e non solo - era schierato in un Teatro delle Muse sold out per l’evento «Il futuro del mare è...

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ANCONA Non mancava nessuno. L’intero gotha marchiano - e non solo - era schierato in un Teatro delle Muse sold out per l’evento «Il futuro del mare è green» organizzato dal Frittelli Maritime Group per celebrare i suoi 120 anni di storia e successi. Dal viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi all’ex ministro Maurizio Lupi, dal presidente dell’Autorità portuale Vincenzo Garofalo al past president Rodolfo Giampieri, passando per i deputati della Lega Giorgia Latini e Mirco Carloni, il pezzo da 90 dell’imprenditoria regionale Adolfo Guzzini, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, il prefetto Darco Pellos. E la politica regionale tutta, dal governatore Francesco Acquaroli in giù: la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli e gli sfidanti che a maggio si batteranno per raccogliere il suo testimone, Ida Simonella e Daniele Silvetti. Un’occasione ghiotta per fare il punto su uno dei temi cardine per la nostra regione: le infrastrutture. «Le Marche sono quasi un’isola - l’amara considerazione di Rixi, che prima di approdare ad Ancona, ha ieri fatto tappa anche a Civitanova ed Ascoli - bisogna inventarsi delle soluzioni». 

 


I dossier

E dalla terza corsia della A14, al raddoppio della Orte-Falconara, fino ai voli di continuità territoriale, sono state diverse quelle messe sul piatto nel confronto (moderato dalla giornalista e conduttrice Tv Veronica Gentili) che ha visto dibattere Rixi, Acquaroli, Garofalo ed il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini che, con il pragmatismo che lo contraddistingue, ha fatto notare come «le Marche abbiano vissuto un letargo infrastrutturale lungo 40-50 anni. Se la media italiana per realizzare le grandi opere è di 15 anni, noi riusciamo a battere questo record: per fare la Quadrilatero non ne sono bastati 21». E figuriamoci che è una di quelle andate più spedite. Pur conscio dei limiti infrastrutturali della regione che guida da 2 anni e mezzo, il governatore Acquaroli guarda però al lato positivo: «Il Governo nazionale si è insediato da appena quattro mesi e, nell’interlocuzione e nella volontà di approfondire i dossier che ci riguardano, c’è un cambio di velocità. Alcune questioni si sono sbloccate, come la Pedemontana e la Fano-Grosseto, con il finanziamento per la Galleria della Guinza, fino agli stanziamenti per il porto di Ancona». E da titolare dell’Authority che lo gestisce, Garofalo ha invitato «Ancona ad osare di più. È prudente nelle sue scelte, ma deve sfidare il mercato: si possono raggiungere risultati di gran lunga superiori». Una strigliata da annotare per i due candidati sindaci che quella stessa città, connessa a doppio filo con il porto, vogliono guidarla.

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Corriere Adriatico