Vendemmia nelle Marche, cala la quantità ma la qualità è eccellente: «I vini bianchi saranno superstar»

Vendemmia nelle Marche, cala la quantità ma la qualità è eccellente: «I vini bianchi saranno superstar»
ANCONA - Quantità in leggero calo, ma ottima quantità. Bianchi eccezionali, ottimi rossi. La vendemmia 2019 in sintesi. La raccolta dell'uva, pur in calo...

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ANCONA - Quantità in leggero calo, ma ottima quantità. Bianchi eccezionali, ottimi rossi. La vendemmia 2019 in sintesi. La raccolta dell'uva, pur in calo come quantità nelle Marche, circa un 15% in meno rispetto allo scorso anno, ha dato grandi soddisfazioni ai produttori regionali di vino.


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Soprattutto quelli dei bianchi. Verdicchio, Bianchello, Pecorino e Passerina 2019 saranno star in bottiglia. È quanto afferma Coldiretti Marche in concomitanza con la conclusione della raccolta che, per l’80% andrà per la produzione delle 21 tra Docg, Doc e Igt, capaci di generare circa 200 milioni di valore. “La viticoltura – è il commento della presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni - continua a rappresentare nel migliore dei modi il valore del territorio agricolo marchigiano. La quasi totalità delle uve coltivate e dei vini ottenuti rientrano nei rigidi canoni dei disciplinari di produzioni certificate e questo sta a testimoniare la qualità della tecnica che i viticoltori migliorano di anno in anno e che applicano in ogni fase del processo, dalla cura delle viti in campo fino alla trasformazione in cantina. Un'eccellenza da valorizzare, soprattutto sui mercati esteri dove la distintività di questo nostro settore può ancora raggiungere alti livelli di soddisfazione”. Qualità che passa anche attraverso la tutela dell’ambiente con più di un terreno su tre coltivato a biologico. I vigneti bio sono arrivati a coprire oltre 5.600 ettari, aumentando del 7% in un anno. Vini di qualità che continuano a essere apprezzati anche nei mercati esteri con oltre 27 milioni di euro di valore raggiunti nei primi sei mesi dell’anno. Lo scorso anno il comparto arrivò a un valore delle esportazioni di sopra i 57 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico