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ANCONA - È attesa per martedì 1 giugno – con un giorno di anticipo sulla tabella di marcia che in genere la vede arrivare il mercoledì – la fornitura di Pfizer e, questa volta, porta in dote una scorta di sieri più cospicua del solito. Sono circa 80mila le dosi che la casa farmaceutica statunitense farà approdare nelle Marche e sarà solo l’inizio: anche le consegne successive, infatti, oscilleranno tra i 70mila e gli 80mila vaccini, per un totale di circa 300mila previste, al momento, nel mese di giugno.
Se finora Pfizer si è rivelata la più affidabile nelle forniture - e dunque è plausibile che questa previsione venga confermata nei fatti -, diversa è la situazione per gli altri tre farmaci, che più di una volta hanno fatto registrate stop and go nei rifornimenti (l’ultimo in ordine di tempo, quello che ha riguardato, la scorsa settimana, 8.900 dosi di Moderna, annunciate prima per lunedì 17, poi per venerdì 21 insieme ad un altro carico, ed alla fine non consegnate).
Una potenza di fuoco che avvicinerebbe la nostra regione a quella che l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha chiamato «l’immunizzazione di massa», ovvero la vaccinazione, almeno in prima dose, «di un milione di marchigiani entro giugno», su una platea totale di 1,2 milioni di persone vaccinabili. Dai dati aggiornati a ieri, al momento sono 577.006 i soggetti che hanno ricevuto la prima dose, mentre in 291.416 hanno completato il ciclo con il richiamo.
Dallo scorso 27 dicembre, quando è stato dato avvio alla campagna vaccinale, le Marche hanno ricevuto 909.590 sieri, somministrandone 868.422 (il 95,47%). La maggior parte sono andati a over 80 (111.345 prime dosi e 80.481 richiami), alla fascia 70-79 (111.984 prime dosi e 39.222 richiami) ed alla categoria dei soggetti estremamente vulnerabili e disabili (121.071 prime dosi, 64.450 richiami).
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Corriere Adriatico