ANCONA - Cala il numero di vaccinazioni e l’Oms ha già bacchettato l’Italia. Il ministro Lorenzin esclude la paventata radiazione dei medici che sconsigliano la...
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L’allarme è scattato una quindicina di giorni fa. Quando i dati dell’Istituto superiore di sanità hanno dimostrato che, per la prima volta negli ultimi dieci anni, la copertura vaccinale per alcune malattie come il morbillo, la pertosse e la rosolia è scesa del 4%. Dal 90,3%, considerata cifra limite dall’Oms per la sicurezza, all’86,6%.
Da quel momento, la decisione di rivedere e correggere il piano vaccinale 2016-2018. Alla comunità ufficiale si contrappongono associazioni che considerano inutili e dannosi i vaccini. Anche quelli obbligatori. Come il Condav, il Coordinamento danneggiati da vaccino e il Comilva, Coordinamento movimento libertà delle vaccinazioni. Marche e Veneto sono due regioni nelle quali il calo delle vaccinazioni è stato particolarmente importante. In Veneto, per quanto riguarda le prime dosi, si assiste a un decremento dal 2008 ad oggi e la percentuale dei vaccinati contro le malattie ex obbligatorie si attesta al 93,1 per cento.
In Friuli Venezia Giulia, rispetto a un obiettivo di copertura vaccinale del 95% della popolazione, ci si attesta tra l’80 e l’82% con punte negative del 60% (varicella).
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Corriere Adriatico