Il consigliere regionale cacciato dai Verdi: «Sono un infermiere, non starò mai con chi ama gli animali ma non gli uomini»

A sinistra Luca Santarelli con il capogruppo del Pd in consiglio regionale Maurizio Mangialardi
ANCONA - «Con mio grande rammarico devo constatare che i Verdi delle Marche stanno dimostrando a tutti un atteggiamento di estremismo e di vera chiusura mentale». Il...

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ANCONA - «Con mio grande rammarico devo constatare che i Verdi delle Marche stanno dimostrando a tutti un atteggiamento di estremismo e di vera chiusura mentale». Il consigliere regionale Luca Santarelli ha aspettato che passasse il fine settimana per rispondere all’espulsione dal partito del Sole che ride, accusato dai vertici regionali e nazionali di non portare avanti le tematiche ambientali e di essere allineato al centrodestra in maggioranza. 

 
La difesa
Ma Santarelli non ci sta: «Il mio impegno, nonostante il periodo emergenziale, a favore delle proposte ecologiste non è mancato e rispondo con la mozione n. 11/20 sull’area marina protetta del Conero, con la proposta di legge 15/21 per favorire la riduzione delle plastiche in mare e sulle spiagge, con i ristori per le imbarcazioni che si impegnano a raccogliere le plastiche dal mare e con l’interrogazione n. 38/21 sugli incentivi per la rimozione dell’amianto. Ho agito sempre secondo coscienza, nel rispetto degli interessi e del bene di tutti i cittadini marchigiani e non per interessi o meccanismi partitici». 


La scelta 
Il consigliere regionale, che adesso dovrà decidere cosa fare nell’immediato futuro - se entrare nel Gruppo misto o accettare l’invito del centrodestra -, motiva anche i suoi voti a favore della maggioranza: «Non ho mai perso di vista il mio indirizzo politico ma sono altrettanto convinto che si debba lavorare sul dialogo. La mia non è una politica personalistica ma, al contrario, appoggia le buone proposte che vanno a favore di tutti i cittadini e di tutto il territorio regionale. Sono per una opposizione aperta e costruttiva e non ottusa e denigratoria a prescindere. Mi sono sempre confrontato con i Verdi, tanto che l’astensione in sede di voto per l’approvazione del Bilancio Regionale mi è stata chiesta espressamente e direttamente in occasione di un apposito incontro, dal Tesoriere della Federazione Verdi Marche e, se sarà necessario, sarò disponibile a fornire la motivazione della richiesta». Luca Santarelli risponde punto dopo punto, anche alle accuse di non avere ottemperato ai versamenti dovuti al partito: «Non ho violato lo Statuto e non ho mai detto di non essere disponibile a versare il contributo al partito ma in realtà ero solo in attesa che la Federazione Verdi Marche provvedesse al pagamento di una fattura relativa la stampa di miei manifesti elettorali che la stessa si era impegnata a mettermi a disposizione così come fatto anche per altri candidati della stessa lista e che non ha ancora provveduto ad onorare».


La stoccata


In merito alla scelta dei propri collaboratori: «Piuttosto che avere a fianco persone individuate dal partito di cui non avevo la minima conoscenza, ho preferito avere nel mio staff persone che godono della mia fiducia. Nella mia vita lavorativa da infermiere ho sempre aiutato gli altri e non starò mai con quelli che amano gli animali ma non gli uomini». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico