Le Marche in aula e gli onorevoli virtuosi: Elena Leonardi record: presente al 100%

Le Marche in aula e gli onorevoli virtuosi: Elena Leonardi record: presente al 100%
ANCONA -  Assenteisti in Parlamento? Non i marchigiani. A sei mesi dall’insediamento delle Camere nella XIX Legislatura, i nostri onorevoli si piazzano nel gruppo dei...

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ANCONA -  Assenteisti in Parlamento? Non i marchigiani. A sei mesi dall’insediamento delle Camere nella XIX Legislatura, i nostri onorevoli si piazzano nel gruppo dei più ligi al dovere, facendo registrare percentuali di presenze in aula più alte rispetto a molti colleghi di altre regioni. E la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice di Fratelli d’Italia Marche, centra il record totalizzando il 100% delle votazioni con verifica del numero legale. Per valutare il tasso di presenza in aula, infatti, si conteggia la partecipazione di deputati e senatori alle varie votazioni che si svolgono nel corso della seduta.

 

Le eccezioni


Prima di scendere nel dettaglio dell’attività parlamentare dei singoli onorevoli, va fatta però una dovuta precisazione: non tutte le assenze sono uguali. In alcuni casi sono giustificate per motivi di salute; in altri possono avere invece un significato politico, come per le missioni parlamentari (casi in cui il politico non partecipa al voto perché è occupato in altre attività istituzionali). E proprio tra gli assenti giustificati c’è il deputato di FdI Antonio Baldelli, fanalino di coda marchigiano con il 77,8% di presenze causa malattia. «A novembre sono stato assente perché ho avuto il Covid - ripercorre i primi sei mesi da onorevole -. Poi a gennaio è toccato all’influenza, a cui è seguito, a marzo, il fuoco di Sant’Antonio».

Non un periodo fortunato, insomma. «Le volte in cui sono mancato, dunque, erano legate a motivi di salute, anche perché il partito di Fratelli d’Italia chiede i certificati per giustificare le assenze». Stesso partito, altro ramo del Parlamento: la prima della classe. si diceva, è Leonardi, che non manca neanche una votazione: «È un impegno che mi sono assunta con l’elezione, quindi cerco di essere sempre presente sia in aula che in commissione. Inoltre in Senato ci sono numeri più risicati rispetto alla Camera e con alcuni di noi che hanno ruoli di Governo (come i sottosegretari o il Commissario alla Ricostruzione), il resto dei senatori deve farsi carico del mantenimento delle presenze. Ho fatto anche sostituzioni di altri colleghi nelle commissioni».

Al netto degli estremi, è la media generale marchigiana a far registrare buone percentuali. Restando in casa FdI, il deputato Stefano Benvenuti Gostoli colleziona un totale di presenze pari a 1098 (82,6%). C’è poi il trio del Pd, con i membri della Camera Augusto Curti e Irene Manzi - fresca di nomina nella segreteria nazionale dem targata Schlein - che centrano rispettivamente l’89 e il 97% delle presenze, e il senatore Alberto Losacco, ex commissario regionale, che si difende bene con un 94,5%. Tra gli onorevoli della Lega, l’ex assessora regionale Giorgia Latini è stata presente all’89% delle votazioni, mentre il commissario regionale Riccardo Marchetti al 78,7%. 

 


Sempre in quota maggioranza, il commissario di Forza Italia Marche Francesco Battistoni totalizza invece l’85% di presenza. Chiudono l’elenco i due onorevoli pentastellati: il deputato Giorgio Fede (presente al 94,7% delle votazioni) e il senatore Roberto Cataldi (98,6%). Capitolo a parte per i tre parlamentari eletti in altre regioni: come il dem Francesco Verducci (scattato in una delle circoscrizioni del Piemonte) con l’99% di presenze e la collega di partito Laura Boldrini all’88,9%. Infine, la deputata FdI Rachele Silvestri, eletta in Abruzzo, ha partecipato solo al 17,2% delle votazioni in aula, ma con assenze giustificate dalla maternità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico