Tutor insieme agli insegnanti Parte nelle Marche "Sport di classe"

Tutor insieme agli insegnanti Parte nelle Marche "Sport di classe"
ANCONA - Ai blocchi di partenza il nuovo progetto per l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole primarie “Sport di Classe”. Nelle Marche, già definite le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Ai blocchi di partenza il nuovo progetto per l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole primarie “Sport di Classe”. Nelle Marche, già definite le graduatorie degli aspiranti tutor sportivi scolastici, prima di Natale l’abbinamento alle scuole che hanno aderito al progetto e il 7 gennaio il via alle lezioni. Per il 2014-2015 saranno 1279 le classi partecipanti (il 37,55% del totale delle Marche), 70 gli Istituti comprensivi (44,30%), 146 i plessi scolastici (33,03%).




Ma cos’è “Sport di Classe”? Si tratta del progetto con cui il Miur intende concretizzare il potenziamento dell’insegnamento e la pratica dell’educazione fisica nella scuola primaria, obiettivo contenuto nella riforma La Buona Scuola. Come? Introducendo due ore settimanali di educazione fisica nella scuola primaria. Progetto rivoluzionario per il sistema scolastico italiano, che nelle Marche si spinge ancora oltre. Se il piano del Ministero è rivolto, infatti, alle classi III, IV, V della scuola primaria, in regione, grazie alla collaborazione tra Coni Marche, Ufficio Scolastico Regionale e Regione Marche il progetto è esteso anche alle I ed alle II.



E grazie al finanziamento della Regione Marche è già allo studio l’ipotesi di aumentare di un’altra ora al mese l’attività motoria per ogni classe. Ma il progetto non si esaurisce alle due ore settimanali impartite dall’insegnante, esso prevede anche l’inserimento della figura del tutor sportivo scolastico all’interno del Centro sportivo scolastico per la scuola primaria, vale a dire un punto di riferimento per tutta l’attività motoria e sportiva della struttura scolastica. Il tutor sportivo, un laureato in Scienze motorie o un diplomato Isef, ha il compito di affiancare gli insegnanti nella programmazione e nello svolgimento delle attività motorie e sportive delle classi, garantendo la presenza di almeno un’ora al mese per ciascuna classe assegnata.



La nuova figura fornisce anche supporto organizzativo/metodologico/didattico e collabora alla realizzazione del piano di informazione/formazione continua dell’insegnante, nonché alla realizzazione di attività che prevedono percorsi d’integrazione degli alunni con “Bisogni Educativi Speciali”.



Nelle Marche gli aspiranti tutor sportivi scolastici sono 216 e nei prossimi giorni saranno assegnati ai vari plessi scolastici della regione aderenti al progetto. Il 7 gennaio “Sport di Classe” diventerà operativo. Tra le altre attività previste dal progetto, la realizzazione dei Giochi invernali e dei Giochi di fine anno scolastico. “Sport di Classe è un progetto importante per la diffusione dello sport scolastico come momento educativo, formativo e dello stare bene a scuola - afferma il presidente del Coni Marche, Fabio Sturani -, ma anche per l’approfondimento ed il consolidamento di una cultura dello sport che abbia al centro valori etico-sociali la cui acquisizione da parte dei giovani è un fattore fondamentale per la loro crescita e per la loro formazione".



"Nel nostro Paese - prosegue -, rispetto al resto d’Europa, abbiamo accumulato sessant’anni di ritardo su questo tema. Un ritardo che nelle Marche, i territori, grazie anche all’aiuto del Coni, del Dipartimento dello Sport e degli enti locali, hanno cercato di arginare con progetti sperimentali. Ora il Governo sembra dimostrarsi più sensibile ed è il momento di fare un salto. Dobbiamo investire sui giovani, sullo sport, cioè sul futuro del Paese. Consapevoli che ogni euro speso per lo sport significa poter risparmiare almeno 5 euro sui costi sociali e sanitari futuri. Lo sport deve essere un diritto per tutti (e non solo per i giovani) nella convinzione che esso è parte integrante delle politiche educative e di welfare locale”.





Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO


Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico