ANCONA - Dal 1955 ad oggi nelle Marche ci sono state dieci grandi inondazioni e negli ultimi 200 anni nella regione si sono verificati almeno 24 eventi meteo-climatici maggiori. ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per la Regione Marche, le più vecchie informazioni relative a inondazioni storiche che hanno prodotto danni alla popolazione risalgono al 1807: gli eventi d'inondazione maggiori si sono verificati il 16 settembre 1807, nell'ottobre 1898, il 12 settembre 1955, il 5 settembre 1959 (ad Ancona caddero oltre 200 mm di pioggia in poche ore: 10 morti), il 15 ottobre 1970 (un morto in provincia di Ascoli Piceno), il 31 dicembre 1972, il 17 agosto 1976 (tre morti a Senigallia), l'1 dicembre 1982 (due vittime in provincia di Ancona), e il 31 novembre 2010 (un morto nel comune di San Costanzo).
L'ultima grande inondazione, in ordine di tempo, il 2 marzo 2011, ha provocato tre vittime: una donna di 85 scivolata nell'acqua a causa di uno smottamento a Venarotta di Ascoli Piceno, e una ragazza e il suo patrigno di 51 anni nei pressi di Casette d'Ete, nel Comune di Sant'Elpidio a Mare. Questi ultimi sono stati travolti in un'auto. Più recentemente, eventi alluvionali di rilievo si sono verificati a novembre e dicembre 2013 e nel febbraio scorso.
Nelle Marche, ricorda l'Irpi-Cnr, oltre alle inondazioni, le piogge intense e prolungate sono frequentemente causa di frane e erosioni diffuse, alcune delle quali hanno storicamente prodotto danni diretti alla popolazione, ed ingenti danni economici. Gli eventi di pioggia intensa che hanno colpito la regione nel novembre scorso hanno causato migliaia di frane, con danni gravi in particolare alla rete stradale.
Solo nei Comuni di Acquasanta Terme e Roccafluvione, in provincia di Ascoli Piceno, l'Irpi-Cnr ha di recente cartografato oltre 1500 frane, la maggior parte delle quali hanno prodotto danni alle strade. Si tratta di una densità di dissesti particolarmente elevata, e pari a 7,5 frane per chilometro quadrato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico