Terremoto, dalla sottoscrizione Rai un milione per ricostruire le scuole

Macerie e neve a Castelsantangelo su Nera
ROMA – In arrivo, dalla Tv di Stato, un corposo aiuto per le zone del Maceratese e dell’Ascolano, nelle Marche, pesantemente colpite dal terremoto. Un...

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ROMA – In arrivo, dalla Tv di Stato, un corposo aiuto per le zone del Maceratese e dell’Ascolano, nelle Marche, pesantemente colpite dal terremoto. Un “assist” per accelerare la ricostruzione, in particolare delle scuole.

Superato il milione di euro per aiutare la ricostruzione delle scuole dei comuni del Centro Italia colpiti dal sisma. È questo il primo, parziale bilancio della nuova campagna di solidarietà «Ricominciamo dalle scuole» avviata lo scorso 31 dicembre da Rai d'intesa con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione e in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile. La raccolta fondi - realizzata attraverso il numero 45500 per le donazioni di due euro da rete fissa o cellulare e destinata alla ricostruzione delle strutture scolastiche danneggiate dal terremoto in 18 comuni - si protrarrà fino alla fine del Festival di Sanremo. «I risultati di “Ricominciamo dalle Scuole” sono un'ulteriore testimonianza dell'impegno Rai sul sisma che ha colpito il Centro Italia e sui difficili mesi del dopo-emergenza», afferma il direttore generale Antonio Campo Dall'Orto. «Il sistema scolastico - prosegue il Dg - è ovviamente un elemento cruciale per la rigenerazione del tessuto sociale delle comunità colpite e per il progressivo ritorno alla normalità ed è per questo che abbiamo fortemente voluto questa iniziativa. Una operazione che ha coinvolto tutte le strutture in uno sforzo informativo che ha dato visibilità ed efficacia alla raccolta fondi: un lavoro che si affianca al racconto che le reti e le testate giornalistiche Rai continuano ad assicurare a cinque mesi dalla scossa del 24 agosto. Il servizio pubblico, in linea con la propria missione non smetterà di raccontare i luoghi e le storie del terremoto». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico