Terremoto, 25 anni fa le scosse che hanno devastato Marche e Umbria. Un anniversario dimenticato

Le immagini del crollo della Basilica ripreso da Paolo Antolini il 26 settembre 1997
ANCONA - Mentre le Marche stanno ancora facendo i conti con la ricostruzione dopo il devastante sisma del 2016, è sfuggito un doloroso anniversario con l'Italia e...

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ANCONA - Mentre le Marche stanno ancora facendo i conti con la ricostruzione dopo il devastante sisma del 2016, è sfuggito un doloroso anniversario con l'Italia e la regione concentrate sul post elezioni. Sono state dimenticate le 11 vittime che il 26 settembre 1997 - esattamente 25 anni fa - , furono sepolte sotto le macerie di un altro violento terremoto. Undici vittime, un centinaio di feriti, migliaia di sfollati e circa 8 miliardi di danni nei 48 comuni tra Marche e Umbria colpiti al cuore da uno sciame sismico senza precedenti. 

La prima scossa di notte, magnitudo 5.7 

La prima scossa è arrivata il 26 settembre 1997 alle 2.33, mentre tutti stavano dormento. Una scossa violenta, del VIII-IX grado della scala Mercalli, ossia di magnitudo 5.7 con epicentro a Cesi. La terra ha tremato così violentemente che quasi l'85% degli immobili nelle vicinanze dell'epicentro risultò inagibile e dalle macerie vennero estratte due vittime. Molte chiese, fra le quali la Basilica di San Francesco ad Assisi, subirono gravi danni.

La mattina successiva, alle 11.40, una seconda scossa di magnitudo 6.0 (IX grado della scala Mercalli), con una profondità di 9.8 km ed epicentro ad Annifo ha terminato il distrasto mietendo altre vittime. I comuni maggiormente interessati dal sisma furono Foligno, Nocera Umbra, Preci, Sellano, Assisi e Spello in Umbria, nelle Marche Fabriano, Serravalle di Chienti e Camerino, Visso, Fabriano, Matelica, Pioraco e Fiuminata.  

Il crollo della Basilica e la morte di padre Angelo Api

Ad Assisi la Basilica Superiore di San Francesco, punto di riferimento del patrimonio artistico mondiale, venne squassata dal sisma. La chiesa, che aveva superato tanti terremoti nei secoli, registrò il crollo delle vele che provocò la morte di quattro persone, tra queste padre Angelo Api, frate originario di Ostra Vetere. Al momento della scossa, c'era un sopralluogo con la presenza di una ventina di persone – tra tecnici, amministratori, religiosi – per valutare i danni causati dal terremoto avvenuto una decina di ore prima. I visitatori, per precauzione, non erano stati fatti entrare. I quattro rimasero sotto le macerie, gli altri, pur intrappolati, riuscirono a salvarsi, uscendo dalla chiesa coperti di polvere. Le immagini del crollo della Basilica superiore di San Francesco ad Assisi in quel 26 settembre 1997 hanno fatto il giro del mondo: immagini che erano state catturate dalla telecamera di Paolo Antolini, allora giovane teleoperatore di Umbria Tv. 

La celebrazione ad Assisi con Giovannini

Ieri nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta da fra Marco Moroni, custode del Sacro convento. Presenti, i familiari delle vittime del terremoto, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, le autorità civili e militari e le istituzioni regionali e comunali tra cui la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e il sindaco di Assisi, nonché presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti.

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Corriere Adriatico