Il presidente dell'Ap Garofalo: «Il polo crocieristico? Serve accoglienza al lavoro di domenica»

Il presidente dell'Ap Garofalo: «Il polo crocieristico? Serve accoglienza al lavoro di domenica»
Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, lo scalo dorico è un volano fondamentale per il territorio:...

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Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, lo scalo dorico è un volano fondamentale per il territorio: quali sono le direttrici del suo sviluppo?


«Siamo consapevoli che il porto rappresenta per Ancona e per le Marche una grande opportunità ed un asset al servizio del sistema economico della regione. Lavoriamo per essere sempre più attenti alle esigenze del territorio.

 

E in prospettiva?
« In prospettiva, abbiamo il potenziamento delle infrastrutture per poter offrire servizi sempre più rispondenti non solo dal punto di vista dell’efficacia, ma anche del gradimento di chi sceglie di usare la via del mare per il trasporto. Stiamo lavorando in questa direzione per tutte le opere, comprese quelle previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».

Tra i progetti macro, ci sono quello sul Molo Clementino e la grande partita del raddoppio di Fincantieri: a che punto siamo?
«Abbiamo un’interlocuzione continua con Fincantieri per sbloccare l’operatività dei finanziamenti che sono stati assegnati all’autorità portuale. Abbiamo riparametrato la tempistica e cercheremo di accelerare sugli adempimenti necessari».

E per quanto riguarda il Molo Clementino?
«Stiamo lavorando sul fronte delle autorizzazioni. Purtroppo, ancora non si vedono i cantieri, Ma su questo fronte, c’è una notizia positiva: dopo diversi anni si è sbloccato l’appalto sulla Banchina 27 e negli ultimi giorni abbiamo affidato i lavori ad un’impresa».

Il porto di Ancona si candida a diventare polo crocieristico? 


«Ancona può diventare un polo crocieristico, ma a crederci non deve essere solo il porto, bensì tutto il territorio, dalla città alla regione. Noi abbiamo voluto partecipare al Miami Seatrade soprattutto per presentare, in una stagione di riapertura, il prodotto Marche-Umbria–Abruzzo, perché di fatto abbiamo voluto far scoprire che Ancona è la porta d’accesso ad un territorio molto più vasto. Però serve che il territorio accolga: il turismo si fa anche di domenica». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico