Pedemontana, intervalliva e cerniere costa-entroterra: ecco il Masterplan delle strade delle Marche

Pedemontana, intervalliva e cerniere costa-entroterra: ecco il Masterplan delle strade delle Marche
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PESARO - È andato in giunta lunedì, è stato approvato come atto di indirizzo ma è rimasto sottotraccia. Verosimilmente con il piano triennale della cultura e dei lavori pubblici è uno dei primi documenti pienamente programmatici della giunta Acquaroli (quasi) fuori dal caos della pandemia.

Si tratta del Masterplan delle infrastrutture stradali delle Marche che corre molto in parallelo rispetto ai grandi temi più conosciuti e dibattuti (terza corsia A14, Orte Falconara, Salaria ecc.) tra commissari modello-Genova e Next Generation.

 

Alcune idee appartengono a sogni del passato, altri sono sentieri nuovi. Per quanto la competenza sia di Anas, con questo Masterplan la Regione esercita la funzione di indirizzo e presenta il piano quadro delle strade del territorio regionale: «A noi interessava uscire da una visione frammentata e darne una complessiva che si perseguirà in una prospettiva di lungo termine - puntualizza l’assessore competente Francesco Baldelli - con l’obiettivo finale di creare una rete sempre più intermodale e interconnessa intorno al triangolo porto-aeroporto-interporto in grado di ridurre i tempi di percorrenza tra costa ed entroterra e tra nord e sud della regione».

Le priorità costiere

Il documento parte dalle aree costiere in cui focalizza quattro punti chiave fuori dalla terza corsia Sud della A14 e dall’uscita dal porto di Ancona. Primo, a Civitanova, un collegamento alternativo e decongestionante tra la Statale 77 e la litoranea Statale 16 verso Porto Sant’Elpidio. Secondo, al casello di Porto Sant’Elpidio un nuovo collegamento diretto per Fermo con la Provinciale Lungo Tenna. Terzo e quarto, i nuovi svincoli autostradali a Porto Potenza Picena ed a Fano Nord, «per i quali - continua Baldelli - erano state già redatti degli studi di fattibilità, a cui non è seguita la progettazione definitiva per mancanza di finanziamenti». Se possibile, è la parte che riguarda l’interno quella più interessante. Si parte dalla sezione per l’area collinare: primo punto, il completamento della Mezzina (va da Castel di Lama alla Statale 77) da Offida alla Provinciale 92 Val Tesino che permetterà di realizzare il collegamento tra la vallata del Tronto e la vallata del Tesino. Secondo, il completamento della Mare-Monti, strada che permetterà di collegare il capoluogo di Provincia. Ci sono ovviamente le intervallive tra Potenza e Chienti a Macerata e tra Esino e Potenza in prossimità di San Severino. Nel Pesarese serve un miglioramento e adeguamento tra Statale 423 e la 746 da Morciola, fino a raggiungere Urbino. 

La parte montana

Nell’area montana al centro di tutto c’è la Pedemontana delle Marche, la cerniera tra Nord e Sud delle Marche: inizio ad ovest di Ascoli, partendo dalla Salaria, raggiunge il Montefeltro nel comune di Carpegna e termina sulla E 45 a Sarsina. L’idea è quella di attivare nuovi rami di collegamento per esportare a nord e a sud il modello Quadrilatero. «Fatto il progetto definitivo per la Fabriano-Cagli - spiega Baldelli per il ramo a Nord - serve uno studio di fattibilità per collegare la 76 con la E 78 a Fossombrone con una bretella che partirebbe da Serra Sant’Abbondio». 

 

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Corriere Adriatico