ANCONA - Ecodragaggi, banca delle sabbie, interventi mirati contro l’erosione e stabilimenti balneari maggiormente accessibili ai disabili. Il nuovo Piano della costa ha...
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L’iter
«Lo strumento di programmazione, partorito nel settembre dello scorso anno dalla Giunta regionale - spiega Andrea Biancani, consigliere Pd e presidente della commissione Ambiente -, aveva già superato le fasi dell’esame delle osservazioni (ne erano pervenute circa 800 da parte di 52 soggetti) e della seconda adozione da parte dell’esecutivo regionale, prima di questo passaggio fondamentale in commissione consiliare». Un passaggio importante dove sono stati ascoltati nuovamente comuni e associazioni e che si è arricchito di altri emendamenti improntate, sulla difesa della costa contro l’erosione ma anche a garanzia delle numerose attività esistenti con vista sull’Adriatico. «Siamo riusciti a mettere insieme l’esigenza di tutelare la costa e la necessità di consentire uno sviluppo sostenibile, migliorando il livello dei servizi in una regione che punta forte su un turismo di qualità».
Le novità
Con l’approvazione di sette emendamenti presentati dal relatore di minoranza M5S Peppino Giorgini, il nuovo piano prevede un metodo innovativo di dragaggio dei porti e la banca delle sabbie per il ripascimento delle spiagge. «Tra le altre cose abbiamo introdotto regole per rendere maggiormente accessibili gli stabilimenti balneari ai disabili - spiega ancora Biancani - che consentano cioè di arrivare sotto l’ombrellone o al ristorante senza impedimenti di sorta. Regole che però possono essere applicate senza eccessivi sforzi dagli operatori, che potranno anche condividere l’utilizzo per esempio delle sedie Job che consentono ai disabili di entrare facilmente in acqua». Pe rle nuove concessioni sarà obbligatorio realizzare strutture stagionali o semi stagionali che vengano poi smontate per il resto dell’anno. «Quelle già esistenti invece potranno rimanere anche durante l’inverno, ma solo se rispettano il limite di un metro e ottanta sopra il livello del mare». Il piano della costa dovrebbe arrivare in consiglio regionale entro novembre. «Alcune regole entreranno in vigore subito mentre la pianificazione i Comuni avranno due anni di tempo per recepire il nuovo strumento all’interno del loro piano spiaggia».
Gli interventi
Confermata la stima degli investimenti necessari, 288 milioni di euro, per 37 interventi di natura strutturale da realizzarsi in 10 anni, attraverso una programmazione pluriennale delle risorse regionali disponibili e di quelle private, nazionali e comunitarie utilizzabili. Per la manutenzione delle opere esistenti invece si stima un fabbisogno di 2,2 milioni l’anno mentre sono stati previsti i 28 km di nuove scogliere (26 km emerse e 2 km sommerse). Oltre a prevedere interventi per il consolidamento delle difese attuali, si estende quindi la protezione del litorale per un ulteriore 5% (130 km su un totale di 176 km).
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Corriere Adriatico