ANCONA - Una notizia che ha accolto con ampia e profonda soddisfazione. «Sono sempre stato dell'idea che quando una...
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«Sono sempre stato dell'idea che quando una persona si comporta bene prima o poi la verità emerge, anche se nel frattempo si soffre la condizione di indagato che di questi tempi è di per sè sufficientemente infamante, soprattutto per chi ricopre o ha ricoperto cariche elettive».
Lo afferma l'ex consigliere regionale Giacomo Bugaro, che spiega: «Ebbene, nel giro di un mese mi sono visto prima prosciogliere nell'assurdo procedimento penale nel quale ero accusato di abuso edilizio per aver realizzato un capanno (autorizzato!) e oggi la gradita notizia che la Corte dei Conti, dopo l'interrogatorio, ha disposto l'archiviazione della mia posizione in relazione all'utilizzo dei fondi consiliari della Regione».
«Ho da mesi lasciato la vita pubblica ma nei 17 anni in cui ho rappresentato i miei concittadini, pur nei limiti umani della mia persona, ho sempre agito con serietà, nel massimo rispetto delle norme e seguendo una condotta improntata alla sobrietà assoluta. La decisione della Procura della Corte dei Conti di oggi - conclude Bugaro - in un certo qual modo certifica tale tenuta e diviene la migliore presentazione per l'altro procedimento collegato, sugli stessi fondi, in essere presso la Procura della Repubblica per il quale sono assolutamente fiducioso». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico