Terremoto: disponibili 215 milioni per la ricostruzione di 82 scuole

Terremoto: disponibili 215 milioni per la ricostruzione di 82 scuole
ANCONA - E’ operativo il piano per la riapertura di 82 scuole del centro Italia distrutte o gravemente lesionate dalle scosse di terremoto del 24 agosto e dei mesi...

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ANCONA - E’ operativo il piano per la riapertura di 82 scuole del centro Italia distrutte o gravemente lesionate dalle scosse di terremoto del 24 agosto e dei mesi successivi. Il programma approvato con ordinanza 33 dal commissario straordinario di Governo, Vasco Errani, prevede la ricostruzione di 50 edifici, l’adeguamento antisismico di altri 26 ed infine il miglioramento e l’ampliamento per altre 6 strutture. L’investimento complessivo dello Stato è stimato in circa 215,8 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 15,1 milioni di euro della Regione Marche che interviene con i suoi fondi per finanziare alcuni interventi nel proprio territorio.


Gli enti istituzionali proprietari degli immobili, ovvero gli uffici speciali regionali per la ricostruzione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, devono provvedere entro i prossimi 120 giorni all’elaborazione dei progetti esecutivi, anche avvalendosi di professionisti esterni e trasmetterli al Commissario straordinario di Governo per l’approvazione definitiva e la concessione del contributo.

L’ordinanza, prevede inoltre una serie di disposizioni e di tetti al numero di incarichi, per evitare l’eccessiva concentrazione di lavori di progettazione e direzione lavori a pochi tecnici anche in relazione alle opere pubbliche. In seguito, gli elaborati vengono trasmessi alla Centrale unica di committenza per l’avvio della gara d’appalto e l’affidamento dei lavori, mentre gli Uffici speciali regionali svolgeranno anche il compito di stazione appaltante. Con “cadenza trimestrale, i presidenti Regione provvedono a comunicare al Commissario straordinario gli appalti già aggiudicati e quelli in corso di aggiudicazione e a fornire lo stato di attuazione degli interventi”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico