Lo scollamento M5S all’ultimo strattone per allearsi con il Pd

Lo scollamento M5S all’ultimo strattone per allearsi con il Pd
ANCONA - Le sollecitazioni ci sono. Ma, come spesso accade in politica, non sono quelle che all’esterno potrebbero apparire. Il tam tam evoca scenario di pressioni...

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ANCONA - Le sollecitazioni ci sono. Ma, come spesso accade in politica, non sono quelle che all’esterno potrebbero apparire. Il tam tam evoca scenario di pressioni ultimative da Roma per il Movimento 5 Stelle ma il candidato designato Gian Mario Mercorelli ieri era serenissimo all’università di Camerino per parlare con il magnifico rettore Pettinari: «Ho trovato uno slancio culturare e un patrimonio incredibile. È tremendo pensare che simili, formidabili asset del nostro territorio debbano poi trovarsi a dialogare con partiti tradizionali che frenano questo genere di aneliti». Mercorelli, ma ci sono novità? «Assolutamente e di nessun tipo» ribatte sul pezzo il candidato tolentinate che pure qualche momentaccio l’ha passato sotto Ferragosto. Chi soffia sul Movimento infatti narra di una base molto inquieta, uscita allo scoperto dopo il voto su Rousseau (che autorizza alleanze con i partiti) e di un post delusissimo dello stesso Mercorelli. 



 
Nei fatti c’è un gruppo, che è quello pesarese dei consiglieri comunali, che a mezzanotte del 14 ha sparato un post molto acido su Facebook. «Avevamo ragione noi - dicono - La politica dialogante e collaborativa, promossa dalla nuova consiliatura pentastellata insediatasi con le amministrative di giugno 2019, ha avuto lo scopo di realizzare i punti del programma presentati ai cittadini in campagna elettorale. Un esempio di buona politica fatta non solo di “no” ma buona politica propositiva, informata e attenta ai veri bisogni della città». Sembra una rivincita servita dal passere dei mesi. «Non è un caso quindi - continuano i tre - se ci troviamo, dopo un solo anno di attività, e con tre consiglieri, ad aver realizzato gran parte dello stesso, cosa mai successa in nessuna consiliatura precedente e permetteteci di rivendicarlo con orgoglio: performance mai realizzate in nessun gruppo cittadino regionale. Insomma, se lo diciamo, lo facciamo veramente!». Morale della favola: le rivoluzioni si fanno dall’interno, ci avete criticati tutti ma ora possiamo festeggiare che la nostra posizione era corretta. La risposta del facilitatore Fede è stata caustica: «Il comunicato del gruppo di Pesaro è indegna e disonesta. Se la pensavate così, piuttosto che portare una maschera ipocrita, potevate tranquillamente uscire all’epoca». 

Fede, mediamente molto equilibrato, è durissimo: «Non capite la differenza tra la scelta del Movimento attraverso un voto di tutti gli iscritti e di 4 consiglieri ». E ancora: «Chi vuole si candida e si impegna a mantenere fede a una promessa elettorale, quella che oggi è una promessa infedele e disattesa. La situazione vi sta stretta? Uscite». E poi il finale: «Essendomi seccato dei vostri comportamenti provvedo immediatamente ad escludervi da questa chat ritenendo la vostra presenza indesiderata e offensiva. Mi aspetto le vostre dimissioni, diversamente segnalerò la vostra posizione al capo politico e al collegio dei probiviri». 


Conclusione al candidato Mercorelli, il tono di voce sotto le scarpe: «Raggiungete tutti livelli di disfattismo straordinario. Mi chiedo perché tutti voi, o, scusate, molti di voi così demotivati. Questione Pesaro e comunicato stampa: condivido che abbiamo ragione noi e basta. La Franchellucci è andata in maggioranza quando le era stato detto di non andare altrimenti sarebbe stata espulsa. Punto, non cambiamo le questioni. Per andare al governo si fa un programma insieme». Ieri sera aggiornamento alle 21.30 con una riunione politica. C’’è chi parla di un passo laterale di Mercorelli. Ma ieri a Camerino il diretto interessato tutto sembrava meno che pensare a passo laterali.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico