Partono i saldi estivi: nelle Marche prevista unA spesa di 100 euro a testa

Partono i saldi estivi: nelle Marche prevista unA spesa di 100 euro a testa
ANCONA – Quanto spenderanno i marchigiani per i saldi estivi che partono domani, sabato 6 luglio? Circa 100 euro. Secondo...

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ANCONA – Quanto spenderanno i marchigiani per i saldi estivi che partono domani, sabato 6 luglio? Circa 100 euro.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati, tra abbigliamento e calzature, ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro (circa 100 euro pro capite). L’opportunità offerta dalle vendite di stagione, con gli sconti che saranno mediamente tra il 30 e il 40% anche se c’è già che si orienta sul metà prezzo, assume quest’anno un ruolo molto importante come spiega il professor Massimiliano Polacco Direttore Confcommercio Marche alla luce dei segnali di sofferenza di un settore che ha subito una contrazione nei primi mesi del 2019 anche a causa dell’imprevedibilità del tempo.“Auspichiamo una ripresa dei consumi – le sue parole –, dopo le difficoltà delle vendite di primavera che sono praticamente saltate creando una criticità economica per le imprese veramente importante sulla quale bisognerebbe intervenire con provvedimenti nazionali che tengano conto della forte stagionalità insita nei prodotti di moda. I saldi estivi valgono circa il 12% dei fatturati del ‘fashion store’ pertanto speriamo si possa registrare una vivacità di consumi ". 
La Confcommercio ricorda anche 5 principi di base sulla stagione dei saldi:
1. Cambi
La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi
Non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti
Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
4. Prodotti in vendita
I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico