Un tesoretto da 2,5 milioni per i Comuni dell'entroterra: la Regione investe sugli spazi pubblici

Un tesoretto da 2,5 milioni per i Comuni dell'entroterra: la Regione investe sugli spazi pubblici (foto d'archivio)
ANCONA - In due mosse converte la rotta, Francesco Baldelli. «Cambio di passo sul fronte degli investimenti e l’importanza della cultura della progettazione per il...

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ANCONA - In due mosse converte la rotta, Francesco Baldelli. «Cambio di passo sul fronte degli investimenti e l’importanza della cultura della progettazione per il benessere di chi vive e lavora nelle nostre comunità dell’entroterra». L’assessore a Infrastrutture e Lavori Pubblici, al motto di “fattore Q”, annuncia un tesoretto da 2,5 milioni per un concorso di progettazione a supporto di 111 Comuni dei territori interni.

 

Fissata la meta, riqualificazione degli spazi pubblici, per centrare l’ambizioso traguardo, Palazzo Raffaello sottoscrive per la prima volta, unica in Italia, un protocollo di intesa con architetti e ingegneri. A supporto di sindaci e in partnership col mondo delle professioni per riqualificare quartieri, piazze, giardini e belvedere. «Si tratta dei Comuni più piccoli e per questo anche i più deboli e i più preziosi» sottolinea Baldelli. Un metodo innovativo, che caratterizza il cambio di passo della Giunta Acquaroli: «Decide di investire sulla progettazione per dare corpo a una visione complessiva delle infrastrutture. Perché chi non progetta non può avere una visione, chi non ha visione non ha futuro».

Come funziona il cofinanziamento


Nel dettaglio: la Regione, che contribuisce per il 90%, mentre i Municipi partecipano con un cofinanziamento minimo del 10%, attiverà un bando di selezione delle proposte d’intervento. Online, sul sito dell’ente. Verranno individuate le tre migliori idee progettuali tra quelle presentate dai tre Comuni che riceveranno 833.333,33 euro ciascuno. Dal bando di progettazione ne verranno scelti nove, tre per ciascun realtà che si aggiudicherà le risorse. 



Riprende il filo del ragionamento Baldelli: «Non ci sono mai stati contributi di questa entità per la riqualificazione delle aree pubbliche». Proclama l’avanguardia nella progettazione di qualità. «Abbiamo bisogno di risvegliare una regione che da sviluppata è diventata in via di transizione». Parte dal metodo: «Non andremo a scegliere un progettista - ha detto Baldelli -, ma un progetto. Un bel cambio di passo rispetto al passato».
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Corriere Adriatico