Crescita verde, immigrazione, energia Sì al piano della Commissione europea

Crescita verde, immigrazione, energia Sì al piano della Commissione europea
ANCONA - Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato a larga...

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ANCONA - Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato a larga maggioranza (un solo voto contrario di Giovanni Zinni, di Fdi-An) una risoluzione sul programma di lavoro della Commissione Europea per il 2015. Il documento, intitolato "Un nuovo inizio" e illustrato dal presidente della sesta Commissione Adriano Cardogna (Verdi), prende atto del perdurare della crisi economica e propone una nuova modalità di crescita, basata su un utilizzo più efficiente delle risorse, puntando su ricerca e sviluppo, una semplificazione dell'azione europea e una maggiore collaborazione tra gli Stati membri. Secondo Cardogna, con la risoluzione si chiude "idealmente un ciclo di attività portate avanti dalla sesta Commissione nell'ambito della procedura di partecipazione alla fase ascendente, vale a dire alla formazione del diritto e delle politiche europee, attraverso atti normativi o atti di programmazione generale". "Il bilancio di questi cinque anni di lavoro - ha aggiunto, tirando le somme dell'attività della legislatura - è caratterizzato da una crescente consapevolezza della nostra Assemblea legislativa sull'importanza del contributo degli enti territoriali nella formazione del diritto europeo, quale principale esempio dell'applicazione del diritto di sussidiarietà". La risoluzione, che sarà inviata al Parlamento italiano e alle Commissioni competenti in materia di Affari europei, al presidente della Commissione europea e al presidente del Comitato delle Regioni, formula osservazioni su alcuni aspetti del Programma europeo ritenuti prioritari. Si tratta della crescita, che deve essere "intelligente, verde e inclusiva", di un quadro strategico per l'Unione dell'energia che preveda una pianificazione con il coinvolgimento delle realtà territoriali e locali, dell'Agenda europea sull'immigrazione con una governance multilivello che faccia condividere le responsabilità tra Unione Europea, Regioni e enti locali, della revisione delle leggi in tema di autorizzazione degli Ogm.
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Corriere Adriatico