C’è il reddito di emergenza: 4.800 richieste dalle Marche

C’è il reddito di emergenza: 4.800 richieste dalle Marche
ANCONA  - Cassa integrazione, fondo di solidarietà, bonus del decreto Cura Italia e reddito di emergenza: sono le misure straordinarie messe in campo dal governo...

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ANCONA  - Cassa integrazione, fondo di solidarietà, bonus del decreto Cura Italia e reddito di emergenza: sono le misure straordinarie messe in campo dal governo durante l’emergenza Coronavirus a cui hanno fatto riscorso anche i marchigiani, alle prese con una crisi economica scatenata dal lockdown


I dati elaborati da Ires Cgil evidenziano che sono 4786 le domande pervenute dalle Marche per ottenere il reddito di emergenza. «Stiamo parlando di persone in condizioni di indigenza e che non avevano beneficiato del reddito di cittadinanza - sottolinea Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche -. E il 46% è della provincia di Ancona».

 

Il sindacato guarda all’estate con apprensione: «Il 16 agosto scadrà il blocco sui licenziamenti previsti dal Governo: l’auspicio è che la partita venga rinviata almeno alla fine dell’anno, accompagnata da ulteriori ammortizzatori con la speranza di una ripresa dell’economia». Da sciogliere anche i nodi della cassa integrazione: «Per quanto riguarda la Cig ordinaria, quasi tutti i lavoratori hanno percepito l’indennità - chiarisce Santarelli - . Il problema grave è quello relativo al mese di aprile per gli artigiani e per una parte delle aziende che hanno chiesto la cassa in deroga perché il Governo non ha trasferito le risorse necessarie per i pagamenti. Dunque, Inps Marche ed Ebam non hanno alcuna responsabilità rispetto ai ritardi nei pagamenti». I lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali nelle Marche sono oltre 270mila. Per la cassa ordinaria, le domande pervenute all’Inps sono 12.600 da marzo, cioè inizio pandemia ad oggi, per 138mila potenziali beneficiari: per il Fis (Fondo integrazione salariale), le domande sono 4mila per 50mila lavoratori interessati. 


Invece per l’Fsba (Fondo di solidarietà bilaterale artigiano), ci sono 10.100 domande per quasi 44mila lavoratori. Per la percentuale dei lavoratori coinvolti, le Marche sono la quarta regione d’Italia dopo Piemonte, Friuli e Veneto. A conti fatti, il 61% dei lavoratori del settore privato sono stati interessati dal processo degli ammortizzatori sociali.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico