Firmato il protocollo per la coesione sociale

Firmato il protocollo per la coesione sociale
ANCONA - - Il presidente Gian Mario Spacca ha firmato oggi in Regione il protocollo d'intesa con categorie economiche e parti sociali per la Politica di coesione 2014-2020. ...

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ANCONA - - Il presidente Gian Mario Spacca ha firmato oggi in Regione il protocollo d'intesa con categorie economiche e parti sociali per la Politica di coesione 2014-2020.


Presenti all'incontro anche gli assessori alle Politiche comunitarie Paola Giorgi, alle Attività produttive Sara Giannini, al Lavoro Marco Luchetti. «Il partenariato - ha detto Spacca, secondo quanto riporta una nota - è elemento qualificante nella costruzione e attuazione della politica di coesione e prevede il coinvolgimento dei partner economici e sociali lungo tutto il processo decisionale.



Priorità, obiettivi, strumenti, monitoraggio e valutazione inerenti la gestione dei Fondi europei e statali diventano momenti realmente condivisi con i destinatari delle politiche d'intervento». Da qui al 2020, ha ricordato, «le Marche possono contare su oltre un miliardo di euro di risorse europee: una somma estremamente rilevante, sia in relazione al generale contesto di scarsità di risorse pubbliche a sostegno della crescita, sia relativamente alla difficile congiuntura economica».



Secondo Spacca, «l'ingente budget che avrà a disposizione la Regione permetterà di consolidare sia le misure anticrisi messe in campo negli anni, sia di sostenere processi virtuosi, come la promozione di processi innovativi e l'apertura estera del sistema Marche, che stanno dando ottimi risultati, come testimoniato dall'andamento dell'export. Interventi che troveranno un'unica visione strategica d'insieme anche nel piano d'azione della Macroregione Adriatico Ionica».



Il governatore ha sottolineto che «grazie alle ottime performance nell'utilizzo delle risorse ottenute nel periodo 2007-2013, pari al 100%, la Regione per il periodo di programmazione 2014-2020 ha ottenuto un incremento del +10% dei fondi rispetto alla programmazione passata. Ora si tratta, come in passato, di usarle al meglio».



La giunta regionale aveva già attivato nel precedente periodo di programmazione «specifiche misure per mettere in pratica i principi di coinvolgimento e consultazione con il territorio, istituendo nel 2008 il Comitato per la politica regionale unitaria e approvando nel contempo, insieme all'Assemblea legislativa regionale, il Documento unitario di programmazione».



Oltre che semplificare le procedure e rendere coordinati gli interventi previsti con i vari Fondi - ha rimarcato Paola Giorgi - questi meccanismi di consultazione contribuiscono a migliorare la qualità dei programmi, attraverso la conoscenza dei bisogni del territorio, e a rafforzare la democraticità dei processi decisionali. Tutta la fase di programmazione dei fondi è stata caratterizzata da un'attività di confronto con il partenariato diffusa sul territorio e molto partecipata e questo aspetto qualificante , grazie all' Accordo sottoscritto oggi, diviene ora una costante del settennato".



Hanno sottoscritto il protocollo le associazioni presenti nel Consiglio regionale economia e lavoro, Confcooperative, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Legacoop, Confapi, Casartigiani, Claai, Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Copagni, Commissione regionale Abi, Cgil, Cisl, Uil. Il Partenariato economico e sociale, si articola su due livelli, uno generale (per una visione d'insieme e la verifica del livello di integrazione tra i singoli fondi europei e statali) e un livello tecnico o settoriale (tavoli tematici o settoriali), che si applica agli aspetti operativi della programmazione e alla fase di attuazione dei programmi.



I Fondi oggetto del partenariato sono il Fondo sociale europeo, quello di sviluppo regionale, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, il Fondo si sviluppo e coesione. Fino al termine del periodo di programmazione è prevista una sessione annuale di verifica sull'avanzamento strategico della politica regionale unitaria, sui risultati raggiunti nei diversi territori e sull'integrazione delle fonti finanziarie. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico