Marche, cresce la produzione Ma cala ancora l'occupazione

Un operaio al lavoro in un mobilificio
ANCONA - Crescita della produzione nel primo trimestre del 2015 ma l'occupazione è ancora in calo. «Malgrado la...

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ANCONA - Crescita della produzione nel primo trimestre del 2015 ma l'occupazione è ancora in calo.


«Malgrado la produzione industriale di S.p.A. e s.r.l. marchigiane registri ancora una frenata, i nostri dati sull'intero comparto manifatturiero, comprese le oltre 98 mila imprese individuali, registrano nel primo trimestre 2015 una crescita della produzione del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mentre il fatturato è aumentato del 4,5%, grazie soprattutto a quello estero (+8,7%)».



Così il presidente di Unioncamere Graziano Di Battista presentando i dati della Giuria della congiuntura, l'indagine trimestrale del sistema camerale regionale. Unico elemento negativo l'occupazione, che registra un calo del 3,2%. A conferma di un clima che sta cambiando e tende a volgere al bello, si hanno le previsioni degli imprenditori per la fine di giugno. Per la prima volta dopo più di tre anni, le imprese che prevedono di aumentare ulteriormente la produzione sono più di quelle che si aspettano una flessione (31 contro 24%) mentre 34 imprese su 100 pensano di incrementare il fatturato e il 26% teme un calo. Le uniche cattive notizie arrivano per chi è in cerca di un lavoro. Solo sei imprese su cento pensano di aumentare il numero dei dipendenti entro l'estate mentre il 13% pensa a una ulteriore riduzione e l'81% manterrà inalterata l'attuale forza lavoro aziendale.



A trainare la ripresa è la meccanica, con aumenti a due cifre di produzione (10,6), fatturato (10,9) e ordinativi (12,1). Bene anche l'elettronica (+4,4% produzione e 17,7% fatturato). In ripresa il mobile, con la produzione in crescita del 3,2% e il fatturato dell'1,3%. Più limitata la crescita delle industrie metallifere. Male le imprese del sistema moda: l'abbigliamento perde il 4,3% della produzione e il 4,8 del fatturato mentre il calzaturiero registra una riduzione della produzione dell'1,2 e del fatturato del 4,7%. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico