Marche, sequestri e denunce per i rifiuti smaltiti illegalmente

Marche, sequestri e denunce per i rifiuti smaltiti illegalmente
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ANCONA - Vasta operazione della Polizia stradale delle Marche, in tutto il territorio regionale, contro attività abusive e gestione irregolare dei rifiuti.


Un’attenzione particolare con l’impiego costante sul territorio del personale delle Squadre di polizia giudiziaria appositamente specializzato. I controlli hanno interessato concessionarie, autofficine, carrozerie e attività di autodemolizione, di tutte le province marchigiane.



In quest’ottica la Squadra di Polizia Giudiziaria del compartimento Polstrada Marche ha individuato nell’hinterland anconetano un’attività di commercio di veicoli usati gestita da albanesi, completamente abusiva, provvedendo immediatamente ad attuare l’iter sanzionatario per alcune migliaia di euro e relativa chiusura della stessa.



La Sezione Polizia Stradale di Macerata, dopo laboriose indagini, ha scovato una vera discarica abusiva ponendo sotto sequestro un capannone semidiroccato ed altri immobili dislocati su un area di circa 20.000 mq. dove erano depositati ingenti quantitativi di rifiuti tossici, pericolosi e non, come due condensatori rifasatori industriali che emanano il caratteristico odore di olio dielettrico con policlorobifenile (Pcb), sostanza altamente tossica bandita dalla circolazione. in quel posto ha sede un’attività deposito di legnami e il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria.



Denunciati sempre dalla polizia giudiziaria della Stradale di Macerata, in collaborazione con la polizia provinciale del settore ambiente, anche i legali rappresentanti di una ditta autorizzata solo all’autoriparazione ed alla vendita di auto che, sempre nel maceratese, prendevano in carico veicoli destinati alla demolizione nonostante fossero sprovvisti delle relative autorizzazioni per il trattamento, dei veicoli fuori uso, nonché i titolari di un’attività di autocarrozzeria del maceratese ponendo in sequestro un’area dell’azienda di cira 300 metri quadrati nella quale erano depositati in modo incontrollato rifiuti pericolosi e non senza autorizzazione, costituiti da circa trenta veicoli demoliti, parti meccaniche, scarti metallici dell’atività di autocarrozeria, e filtri usati delle cabine di verniciatura.



Nella provincia di Fermo, la Polizia stradale e provinciale denunciavano il titolare di un opificio sito a Sant'Elpidio a Mare il quale deteneva presso il proprio impianto materiale costituito da diverse tipologie di rifiuti speciali pericolosi e non senza le prescritte autorizzazioni.



E' stato così inferto un duro colpo a coloro che per guadagno personale non esitano ha gestire attività e rifiuti in modo irregolare creando danni economici ingenti a chi esercita la professione nel rispetto delle leggi ed ambientali inquinando il territorio con le loro condotte illecite.



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