Marche, in piazza torna la protesta per sostenere la sanità pubblica

Un momento della protesta nel centro di Ancona
ANCONA - Si torna a protestare per la sanità. Ancora una volta. Da stamattina, ad Ancona, una nuova manifestazione. Fabriano, Matelica, Cagli, Osimo, San Severino e Pesaro...

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ANCONA - Si torna a protestare per la sanità. Ancora una volta. Da stamattina, ad Ancona, una nuova manifestazione. Fabriano, Matelica, Cagli, Osimo, San Severino e Pesaro "insieme per sostenere la sanità pubblica". Non si ferma, dunque, la rivolta dei cittadini contro la riforma sanitaria portata avanti dalla Regione. Si insiste per fermare le ultime mosse della Regione sui punti nascita e sui tredici ospedali di comunità. Tutti insieme, ancora una volta, punti nascita in chiusura e piccoli ospedali, scendono in piazza. Il comitato in difesa del punto nascita di Fabriano rilancia: "Dopo le varie proteste che i singoli comuni hanno condotto, ciascuno perorando la propria causa, i cittadini hanno deciso di unire la loro voce".


I manifestanti si sono incontrati in piazza Roma per un sit in che durerà tutta la mattinata. Il coordinamento a favore del punto nascita di Fabriano difende "l'ospedale cittadino e il diritto delle partorienti di avere un servizio sicuro ed efficiente. L'aggregazione con i coordinamenti delle altre città ricorda che la questione interessa tutti, non solo le donne in dolce attesa, ma l'intera sfera dei servizi sanitari". Una protesta, quella di oggi, che conferma come la riforma della Regione sia al centro delle polemiche politiche di questi ultimi mesi. Per metà febbraio, il governatore Ceriscioli dovrebbe presentare in giunta una proposta unica tra l'Afoi, l'area funzionale integrata per Fabriano, e la ricoversione dei piccoli ospedali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico