Ai mulini storici delle Marche 100mila euro, restyling per 7 progetti pilota. Un censimento ne ha individuati 19

Il mulino di Sisto V a Montalto
ANCONA - Un progetto pilota e sette mulini storici delle Marche da valorizzare con un finanziamento di 100mila euro. È la seconda parte del piano messo a punto dalla...

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ANCONA - Un progetto pilota e sette mulini storici delle Marche da valorizzare con un finanziamento di 100mila euro. È la seconda parte del piano messo a punto dalla Regione che nel mese di agosto aveva approvato il censimento condotto dall’Università di Camerino, capofila degli Atenei marchigiani.

 
La ricognizione
La prima elaborazione ricognitiva indica 19 mulini (4 nell’Anconetano, 4 nell’Ascolano, due in provincia di Fermo, 3 nel Maceratese e 6 in provincia di Pesaro Urbino), mentre gli interventi da realizzare sono destinati al raggiungimento della piena funzionalità molitoria (idraulica o idraulico-elettrica) a scopo didattico/museale, «piena funzionalità molitoria e produttiva di tipo esclusivamente artigianale, compresa la vendita in loco dei singoli prodotti interni e infine la promozione e valorizzazione dei siti». Hanno ottenuto un contributo di 18.180 ognuno i mulini di Cingoli, Montalto Marche, Vallefoglia, Santa Vittoria in Matenano e Pieve Torina: invece gli impianti antichi di Roccafluvione ed Ussita riceveranno 4.500 euro ognuno. In particolare quello di Montalto è il mulino ad acqua di Sisto V è situato nella Valle dell’Aso. 


La struttura
L’edificio, presumibilmente, risale al XIV secolo, secondo quanto emerso dall’esame dell’Archivio storico comunale, della manifattura e dell’estetica del fabbricato. In pietra non squadrata, è disposto su tre livelli: il primo, ad unico vano, con volta a sesto acuto, destinato alla macinazione, come testimoniano le macine tuttora esistenti; il secondo, oggi in buono stato di conservazione; il terzo, anticamente destinato al cammino di ronda, poi coperto, forse nel XVII secolo. Elemento distintivo della struttura è la merlatura che rendeva il mulino fortificato, coronando il parapetto del cammino di ronda.


I progetti


Tra gli altri mulini finanziati per le opere di restauro, recupero e valorizzazione c’è il mulino di fiume a Pieve Torina, mentre i fondi per quello a Santa Vittoria in Matenano consentiranno di ripristinare l’antica macina a pietra. Il rilancio degli antichi mulini marchigiani ha una doppia valenza: turistica ma anche produttiva, in grado di contribuire al rilancio della regione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico