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ANCONA - Al Salone del Mobile di Milano le Marche puntano ad essere riconosciute come uno dei principali poli italiani della produzione di mobili. Ma soprattutto a confermare la loro leadership nel settore delle cucine. L’edizione numero 62 del Salone del Mobile, che si è aperta martedì, si svolge a FieraMilano-Rho fino a domenica 21 aprile. Vi partecipano 1.900 espositori (30% stranieri). Il pubblico potrà visitare il salone solo nel weekend.
A Milano è presente anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Maria Antonini per accogliere suggerimenti e bisogni delle aziende espositrici in vista della prossima emanazione del bando sull’internazionalizzazione che sarà presentato domani a Jesi.
Occasione di business
Il Salone del Mobile è un’importante occasione di business per le imprese della filiera del mobile e dell’arredamento, uno degli ambiti produttivi di maggiore rilevanza nelle Marche. Infatti, secondo i numeri diffusi da FederlegnoArredo, nel 2023, il comparto marchigiano ha sviluppato un fatturato di 3,78 miliardi di euro, il quarto in Italia a livello regionale. Il saldo commerciale è stato di 695 milioni di euro. Il distretto marchigiano è composto da oltre 2.000 imprese che danno lavoro a 19.500 addetti, di cui il 72% impiegato nella produzione di mobili.
Il traino di Pesaro
È un distretto che si distingue per la produzione di cucine. Quasi un quarto (24%) della produzione italiana di cucine arriva dalle Marche. Che sono la quinta regione per valore esportato nel legno-arredo nel 2023 con un valore di 933,5 milioni di euro, stabile rispetto al 2022. La provincia di Pesaro-Urbino è il principale polo esportatore, seguita da Ancona e Macerata. Il 69% dell’export arriva dal settore mobili, le cui vendite oltre frontiera hanno sviluppato 646 milioni di euro (+2,5% sul 2022). Il primo mercato di destinazione dei mobili sono gli Stati Uniti, malgrado un arretramento del 4% rispetto al 2022. Seguono la Francia (+10,9%), la Germania (+12,2%), Il Regno Unito (-1%) e la Cina (-5,4%). La Spagna, al sesto posto, con il +12,6% è il paese che ha fatto registrare la crescita più alta tra le principali destinazioni. La provincia di Pesaro-Urbino è quella che esporta più mobili (354 milioni di euro, -1,5% rispetto al 2022). Seguono Ancona (171 milioni, +20,3%), Macerata (99 milioni, -4%). Sia Pesaro sia Ancona hanno gli Stati Uniti come loro principale cliente. Mentre per Macerata il principale mercato di destinazione di mobili è la Cina, nonostante un calo consistente del 18,7%.
Il contesto difficile
I risultati ottenuti dalle Marche acquistano maggior valore dopo il commento di Edi Snaidero, consigliere incaricato gruppo Cucine di FederlegnoArredo, secondo cui: «Nonostante il contesto geopolitico internazionale, le cucine italiane hanno ottenuto un risultato notevole, ossia la stabilità delle vendite all’estero rispetto al 2022».
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Corriere Adriatico