Marche, sono oltre tremila i migranti ospiti nelle strutture di accoglienza

Un gruppo di migranti al lavoro
ANCONA - Sono attualmente 3.191 gli stranieri ospitati nelle strutture di accoglienza delle Marche: 929 nella provincia di Ancona, 427 ad Ascoli Piceno, 393 a Fermo, 850 a...

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ANCONA - Sono attualmente 3.191 gli stranieri ospitati nelle strutture di accoglienza delle Marche: 929 nella provincia di Ancona, 427 ad Ascoli Piceno, 393 a Fermo, 850 a Macerata e 592 nella provincia di Pesaro Urbino. La presenza complessiva di stranieri nella regione è di 146.152 unità, pari al 9,4% della popolazione residente.


I dati sono stati diffusi a margine della riunione del tavolo regionale di Coordinamento per l'immigrazione, convocato oggi ad Ancona dal prefetto Antonio D'Acunto. Vi hanno preso parte, riferisce una nota, i prefetti e i questori della regione, rappresentanti della Regione Marche, dell'Anci e dei Comuni capoluogo di provincia, la presidente della Commissione per il riconoscimento dello status di protezione internazionale, rappresentanti dell'Unhcr (il Commissariato Onu per i rifugiati) e dello Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Nella riunione è stata esaminata la situazione degli immigrati richiedenti protezione internazionale, e dei minori stranieri non accompagnati ospitati nelle Marche. "Sono state prospettate - informa la nota - alcune iniziative volte a favorire un'equilibrata distribuzione dei giovani ospiti e dei relativi oneri finanziari tra i Comuni, ai quali fa carico l'accoglienza dei minori".

Approfondito fra gli altri il tema della "concentrazione di singole etnie (in particolare quella pachistana) in determinate aree, e della condizione degli stranieri nella fase successiva all'esito dell'esame da parte della competente Commissione delle richieste di riconoscimento dello status di protezione internazionale".

D'Acunto ha ringraziato i partecipanti "per il contributo e la collaborazione assicurate, auspicando che le istituzioni continuino a garantire il massimo impegno nella gestione del complesso sistema dell'accoglienza a conferma dello spirito di solidarietà che connota il territorio".
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Corriere Adriatico