Il dottor Magi (Fmmg): «Quasi sparita nel lockdown l’influenza torna a colpire. Attenti, si confonde il virus»

Il dottor Magi (Fmmg): «Quasi sparita nel lockdown l’influenza torna a colpire. Attenti, si confonde il virus»
Dottor Massimo Magi, segretario regionale della Federazione italiana medici di medicina generale: oltre alla quarta ondata di Covid siamo anche nel periodo classico...

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Dottor Massimo Magi, segretario regionale della Federazione italiana medici di medicina generale: oltre alla quarta ondata di Covid siamo anche nel periodo classico dell’influenza stagionale. Un incastro perfetto. Come sta andando?


«Abbiamo qualche caso, ma sicuramente non è diffusa come prima della pandemia da Covid. È molto contenuta».

 

 
Come mai?
«Le mascherine e il distanziamento sociale hanno contribuito in maniera determinante a fermare il virus. Addirittura lo scorso anno tra lockdown e protezioni obbligatorie anche all’aperto i casi influenzali sono stati praticamente azzerati. E questo la dice lunga sull’efficacia dei dispositivi di protezione per contrastare la trasmissione anche del Covid».
L’incastro perfetto fra variante Delta e influenza sta creando disagi ai medici di famiglia?
«Soprattutto per la diagnosi. Il Covid e il virus influenzale sono parenti stretti e quindi anche la sintomatologia è molto simile. Quando in studio arriva un paziente con febbre, raffreddore o tosse bisogna immediatamente capire di cosa si tratta».
E come agite in questi casi?
«Si usa il criterio statistico epidemiologico. Per chi è vaccinato si attende 24-48 ore e se la sintomatologia rimane o, addirittura si aggrava, allora si procede con il tampone. Nel caso di pazienti non vaccinati andiamo subito con il test anti Covid. Il problema è però un altro».
Quale?
«Le persone che non hanno voluto seguire la profilassi contro questo virus non solo rischiano di aggravarsi anche in maniera molto seria, ma mettono in crisi anche il sistema sanitario che da quasi due anni combatte contro il Covid. È da irresponsabili decidere di non vaccinarsi: per se stessi e per la collettività». 
E l’influenza nei più piccoli?
«Anche in questo caso non abbiamo molti pazienti da curare, ci sono invece alcuni bambini positivi al Covid».
Come procede la campagna anti-influenzale?
«Sta andando bene, negli studi medici si lavora parecchio e le dosi non mancano. Sono già stati protetti gli ospiti delle case di riposo, i soggetti fragili e gli anziani. Abbiamo accelerato anche con la terza dose. Io sono arrivato a somministrare fino a 45 sieri al giorno in concomitanza con il vaccino contro l’influenza».


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Corriere Adriatico