Appalti per 267 milioni di euro nelle Marche: l'80% va alle imprese locali

Appalti per 267 milioni di euro nelle Marche: l'80% va alle imprese locali
ANCONA - Nella nostra regione gli appalti pubblici alimentano un giro d’affari che nel 2022 ha superato i 267 milioni di euro suddivisi in 1.474 gare. Un importo però...

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ANCONA - Nella nostra regione gli appalti pubblici alimentano un giro d’affari che nel 2022 ha superato i 267 milioni di euro suddivisi in 1.474 gare. Un importo però inferiore al 2021, quando il valore degli appalti aveva superato i 400 milioni di euro. Secondo un’indagine del Centro Studi Cna Marche, su dati della Regione, il 79,7% degli appalti se li è aggiudicati una impresa edile marchigiana mentre il 20,3% è andato a ditte di fuori regione.

 

Nell’intento di aumentare la quota di appalti per le imprese marchigiane, la Cna Marche e lo studio legale Piselli, hanno sottoscritto un accordo per consentire alle aziende associate alla Cna, di affrontare al meglio le tematiche legate agli appalti, pubblici e privati. «Il protocollo d’intesa - spiega Cna - prevede, in particolare, l’attivazione di percorsi formativi e di aggiornamento normativo sul tema degli appalti e attività di consulenza giudiziale e stragiudiziale per le imprese associate alla Cna». Alla firma della convenzione erano presenti per la Cna Marche il presidente regionale Paolo Silenzi e il presidente di Cna Costruzioni Marco Rossi. Lo studio Piselli era rappresentato dall’avvocato Emilia Piselli.

La nomina all’Ance

L’edilizia, come ha recentemente ricordato il presidente regionale di Ance Stefano Violoni in occasione della sua conferma alla guida dei costruttori edili marchigiani, contribuisce per il 7,4% al Pil dell’intera regione. «Rappresentiamo potenzialmente uno dei settori con il più alto indice di sviluppo - aveva spiegato Violoni - , avendo davanti a noi i progetti del Pnrr, sia pure nella sua rimodulazione, della ricostruzione post sisma, ulteriormente accelerata, e le sfide della sostenibilità, che ci impongono di trovare nuove soluzioni di progettazione e di realizzazione dei manufatti».


Il presidente Ance aveva dato voce alla richiesta dei costruttori di «sfruttare a pieno le risorse disponibili, perché sono occasioni straordinarie che abbiamo davanti» e di «partecipare attivamente alla stesura della nuova legge urbanistica delle Marche». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico