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ANCONA - Una sessione di sei ora per varare la nuova compagnia aerea marchigiano-spagnola. In attesa di poter leggere i primi documenti ufficiali, le Marche salutano - come anticipato dal Corriere Adriatico lo scorso settimbre - la nascita di Kairos Air, la nuova compagnia aerea marchigiano-spagnola Kairòs Air.
Nello studio anconetano del notaio Stefano Sabbatini in piazza del Papa sono stati firmati i documenti che danno forma alla nuova società per azioni nata da una sinergia allargata tra una serie di imprenditori marchigiani di alto livello e il socio tecnico, la compagnia spagnola Air Nostrum. Un filo di emozione e gli immancabili intoppi amministrativo finanziari hanno fatto da contorno al passaggio ufficiale che in realtà è solo uno step preliminare alla formazione della compagine societaria vera e propria.
Di questo tratterà la prima assemblea annunciata per le prossime settimane: ieri solo quattro soci fondatori (per le norme Covid e per difficoltà nel raccogliere le procure durante il calendario ) ma se ne attendono molti di più nei prossimi giorni.
Era presente a titolo personale anche Carmine Bassetti, amministratore delegato di Aerdorica. Il titolo personale non esclude però gli interessi di bandiera, in questo caso quelli di Njord e partners, il fondo inglese che detiene la larga maggioranza in Aerdorica. Bassetti ha manfestato interesse ma per adesso Kairos Air si è dimostrata tiepida, frenata soprattutto dall’idea di avere tra i suoi potenziali soci anche un futuro cliente in quanto la base della compagnia sarà certamente Falconara. Una delle prime mosse della spa sarà sicuramente quella di cercare il manico migliore, un amministratore delegato con uno standing adeguato al tipo di mercato che si intende sviluppare. Con Njord in stand by si aprono le porte della partecipazione ai bandi della Regione per le compagnie aeree che intendono utilizzare lo scalo di Falconara per l’attività nazionale e internazionale. L’inizio dell’attività previsto per maggio-giugno dovrebbe contemplare tra le prime tratte quelle per Milano e Roma e la partecipazione ai bandi in molti aeroporti d’Italia per cercare di agganciare traffico e partner. Nel business plan girato in autunno figuravano anche delle destinazioni internazionali ma ci sarà tempo e modo per riparlarne.
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Corriere Adriatico