Amazon vuole scaricare Scannell? Ci sono 10 milioni di lavori già fatti

Amazon vuole scaricare Scannell: per l'Interporto è tutto da rifare
JESI - L’ora più buia. Di battute d’arresto, il progetto Amazon nell’area dell’Interporto di Jesi ne ha subite parecchie nei quasi due anni di...

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JESI - L’ora più buia. Di battute d’arresto, il progetto Amazon nell’area dell’Interporto di Jesi ne ha subite parecchie nei quasi due anni di estenuanti trattative per la realizzazione del mega polo logistico nella Bassa Vallesina. Un iter dai tempi biblici costellato da stop & go continui che, come primo effetto, hanno avuto quello di far saltare l’appuntamento con il 2023 per vedere il cantiere completato.

 

La speranza era di poter recuperare la partita in zona Cesarini e portarla a casa per il 2024, ma ora un altro ostacolo si è materializzato lungo la strada che porta alla Coppetella. Il colosso americano dell’e commerce ha palesato l’intenzione di scaricare Scannell, che riveste il ruolo di sviluppatore del progetto proprio per scelta dalla multinazionale, che l’ha selezionata dopo un’attenta analisi delle alternative sul mercato. Evidentemente, nel frattempo l’andamento ondivago dell’operazione deve aver fatto sorgere più di un punto interrogativo sull’efficienza della società. I ben informati parlano di un vero e proprio veto di Amazon: o Scannell se ne va o lasceremo definitivamente le Marche per rivolgere altrove i nostri interessi. 

L’ennesimo stop

Come se di coup de théâtre non ne avessimo visti a sufficienza in questa vicenda, ecco aggiungersi un nuovo capitolo alla saga, ormai vicina al genere della farsa. Certo è che, se venisse defenestrata Scannell, si tornerebbe in pratica al punto di partenza e la linea d’arrivo della corsa ad ostacoli si allontanerebbe ulteriormente. Un ennesimo colpo di scena che complica il quadro anche perché, pur volendo, non è così semplice cambiare lo sviluppatore in corsa. È Scannell ad aver sottoscritto i contratti con i privati che possiedono parte dei terreni su cui dovrebbe essere realizzato l’hub. È Scannell ad aver fin qui trattato con Interporto per la cessione dei diritti edificatori da 6 milioni di euro. Ed è ancora Scannell ad aver avviato nell’area della Coppetella le indagini geologiche, la predisposizione di canalizzazioni e verifiche delle eventuali interferenze dei sottoservizi con le relative sistemazioni del terreno e le connesse opere di cantiere, propedeutiche al progetto. Ma soprattutto, ha già investito quasi 10 milioni di euro in questa operazione e difficilmente se ne andrà con una stretta di mano ed un arrivederci e grazie. La voce della volontà di Amazon di defenestrarli è arrivata anche ai vertici di Scannell, che tuttavia stanno proseguendo nelle trattative e restano in attesa dell’approvazione della variante urbanistica da parte del Comune di Jesi. (Nota a margine: tra le varie lungaggini dell’operazione, ora ci si è messa anche l’istruttoria sulle osservazioni alla variante che sta andando avanti da due settimane). Il consiglio di amministrazione di Interporto giura che l’interlocutore è e resta Scannell, ma sarebbe già alla ricerca di nuovi partner per portare a termine l’operazione. Perché mancare l’obiettivo e veder sfumare la realizzazione del polo logistico non è un’opzione.

La Regione spera

«Stanno tutt’ora lavorando, e questo significa che c’è ancora un interesse da entrambe le parti - commenta il governatore Francesco Acquaroli -. Siamo ansiosi anche noi di arrivare ad una conclusione e la deadline secondo me è a settembre». Nell’attesa, si addensano nubi sempre più scure nei cieli di Jesi. Se si pensa che i primi passi dell’operazione sono stati mossi nell’estate del 2020, sembra una follia dover ricominciare da capo due anni dopo. Invece, considerati i precedenti quest’ultimo colpo di coda appare totalmente in linea con il teatro dell’assurdo andato in scena nel frattempo. 
Le infinite tappe


Quando, lo scorso marzo, erano arrivati il parere favorevole del ministero sulla Valutazione di impatto ambientale ed il via libera della provincia per la Valutazione ambientale strategica, sembrava fatta. Poi, ad aprile, Scannell comunicò ad Interporto che il polo logistico non sarebbe stato realizzato nel 2023 come previsto, a causa delle lungaggini nelle trattative. Una doccia non fredda, gelata. Il 29 aprile la Regione cambia il cda di Interporto e la guida passa da Marco Carpinelli - inviso ad Amazon - a Stronati, che imprime un’accelerata all’operazione. Con la delibera “di San Floriano” del Comune di Jesi del 3 maggio con cui si dava via libera alla variante urbanistica, sembrava di nuovo che la chiusura del cerchio fosse ad un passo. E invece il lieto fine si fa sempre più lontano.

 

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Corriere Adriatico