L’influenza ora è al picco nelle Marche: 32.600 casi settimanali. Colpiti 66 bimbi su 1.000

L’influenza ora è al picco nelle Marche: 32.600 casi settimanali. Colpiti 66 bimbi su 1.000
ANCONA -  L’influenza australiana nelle Marche continua la sua fase di espansione, raggiungendo il picco proprio nel clou delle vacanze, tra Natale e Capodanno, prima...

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ANCONA -  L’influenza australiana nelle Marche continua la sua fase di espansione, raggiungendo il picco proprio nel clou delle vacanze, tra Natale e Capodanno, prima di iniziare la sua parabola discendente. Se a livello nazionale il numero di casi di sindromi simil-influenzali è sceso già nel monitoraggio relativo alla 50esima settimana dell’anno, passando da un’incidenza di 15,6 a 15 per mille assistiti, nella nostra regione il numero dei nuovi contagi stimati dalla rete influnet ha continuato a crescere. 

 

Gli ambulatori sentinella


Nell’ultimo report dell’Istituto superiore di Sanità, relativo alla settimana 12-18 dicembre,i nuovi casi di australiana calcolati in base ai rilievi di 37 medici e pediatri sentinella attivi in tutta la regione sono stati 21,87 ogni 1.000 assistiti, un’incidenza settimanale oltre la soglia di massima intensità che pone le Marche al secondo posto in Italia, seconda solo all’Abruzzo (24,53). Nell’ultima settimana di sorveglianza i nuovi casi stimati di australiana sono stati oltre 32.600, che fanno salire il totale a circa 164mila marchigiani messi al letto con febbre, tosse e raffreddore. L’australiana quest’anno viaggia in anticipo di 5-6 settimane rispetto al normale andamento e delle annate pre-Covid e sono colpiti soprattutto i bambini, sprovvisti di memoria immunitaria contro il virus dell’influenza, sparita nei due inverni del Covid. Nell’ultima settimana l’incidenza è stata di 66,42 contagi su mille fino a 4 anni di età e 29,45 nella fascia 5-14 anni. Tra gli anziani over 65, quelli più propensi a vaccinarsi, l’incidenza è stata di 9,22 casi settimanali su mille.


Intanto scende in picchiata la curva dei contagi da Sars-Cov-2, anche per il crollo dei tamponi con diagnosi ufficiali. Nell’ultima rilevazione settimanale dell’osservatorio epidemiologico della Regione Marche (17-23 dicembre) i nuovi positivi al Coronvirus sono scesi a 4.655, con un -30% rispetto alla settimana precedente. Ma il brusco calo, che conferma un trend in discesa per il terzo report consecutivo, è dovuto in gran parte alla diminuzione dei test diagnostici molecolari e antigenici, passati da 12.065 a 9.262. Probabile che, come già avvenuto l’anno scorso in vista delle feste natalizie, molti preferiscano il tampone fai-da-te rispetto ai test ufficiali, che in caso di positività costringono comunque per almeno cinque giorni all’isolamento.


In 7 giorni 31 decessi


Continua nelle Marche la diminuzione dei ricoveri per Covid, stabili in terapia intensiva (appena 4) ma in netto calo nei reparti di area medica (da 207 ai 185 di venerdì) con un’occupazione dei posti totali scesa al 18,9%. Un trend in calo che è valsa alla nostra Regione una classificazione di rischio bassa nell’ultimo monitoraggio della cabina di regia. Il dato peggiore dell’ultimo report riguarda però i decessi correlati all’epidemia, con 31 casi settimanali di pazienti deceduti con positività rilevata a Sars-Cov-2, rispetto ai 16 della settimana precedente. Motivo in più per proteggersi con il vaccino anti-Covid. Le Marche sono ancora in ritardo nella somministrazione della quarta dose, con un tasso di coperturadel 21,%, sotto rispetto alla media Italia del 28,4%.

 

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Corriere Adriatico