Incidenti, le cause frequenti? Distrazioni, mancata precedenza e velocità

A rischiare di più la vita sulle strade sono i giovani tra i 15 e i 29 anni

ANCONA - Guida distratta, mancato rispetto delle regole di precedenza e velocità troppo elevata. Sono le prime tre cause di incidente rilevate nel dossier dell’Istat...

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ANCONA - Guida distratta, mancato rispetto delle regole di precedenza e velocità troppo elevata. Sono le prime tre cause di incidente rilevate nel dossier dell’Istat sugli incidenti nelle Marche, escludendo il calderone delle cause di natura imprecisata. I tre gruppi, messi insieme, coprono il 44,7% dei casi. Nelle strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 23,8%, mentre la velocità troppo elevata per il 12,7% e il mancato rispetto della precedenza per l’8,3%. Ma chi rischia di più la vita? Il tasso di mortalità standardizzato tra i 15 e i 29 anni (7,1 per 100mila abitanti) e per la classe d’età 45-64 anni e oltre (6,8 per 100mila). 

 


I conducenti dei veicoli


I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 70,3% delle vittime e il 72,9% dei feriti in incidenti, le persone trasportate il 12,1% dei morti e il 18,7% dei feriti, i pedoni il 17,6% dei deceduti e l’8,4% dei feriti. Tra i pedoni rimasti vittima di incidente stradale la quota maggiore (62,5%) è costituita da over 65, mentre il 65,4% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 836,3 per la classe di età 15-29 anni, a 552,1 per quella 30-44 anni.


I mesi e le ore più a rischio


Ma qual è il periodo dell’anno più pericoloso per chi viaggia? Tra gennaio e aprile ‘22 si sono registrati in Marche 1.307 incidenti (26,4% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza delle vacanze, se ne contano 2.518 (il 50,9% del totale), in cui hanno subito lesioni 3.306 persone (49,6%) e 51 sono decedute (56,0%).
Con il buio, i pericoli aumentano. Se l’86,3% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21, l’indice di mortalità raggiunge il picco nella fascia oraria tra le tre e le quattro del mattino (14,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le 23 e la mezzanotte (8,2 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (1,8). Con la movida, i rischi si intensificano. Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 45,9% degli incidenti notturni, il 45,0% delle vittime e il 47,8% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 3,4 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il venerdì notte (3,7)


Due o più mezzi


La maggior parte degli incidenti stradali (72%) avviene tra due o più veicoli e la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (1.673 casi, 19 vittime e 2.340 feriti), seguita dal tamponamento (863 casi, 8 decessi e 1.353 persone ferite). Il tipo d’incidente più pericoloso è la fuoriuscita di strada (4,3 decessi ogni 100 incidenti), seguono l’urto con ostacolo accidentale (3,6 decessi) e lo scontro frontale (3,2 decessi). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,3 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,3 decessi).  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico