OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FABRIANO - Nell’anno della pandemia l’economia marchigiana si è adattata all’emergenza sanitaria e la classifica delle principali imprese della regione, giunta alla 35° edizione e basata sui bilanci chiusi al 31 dicembre 2020, ha fornito interessanti novità. Primo fra tutti il cambia il podio, poi il boom del settore agroalimentare e farmaceutico con Tod’s che scende dai primi posti della classifica.
La prima a Fabriano
A presentare la classifica, per la prima volta a Fabriano, all’Oratorio della Carità, la Fondazione Aristide Merloni e l’Università Politecnica delle Marche. Al primo posto una conferma, Ariston Group, l’azienda fondata da Francesco Merloni, da tempo sopra il miliardo di vendite e che recentemente è approdata a Piazza Affari. Nel 2020 Ariston è riuscita a contenere l’impatto della crisi dovuta alla pandemia con una contrazione delle vendite inferiore a quella media (-2,7%). Al secondo gradino del podio c’è Conad Adriatico con una crescita del 20.7%. Al terzo posto è salita Magazzini Gabrielli con una crescita nelle vendite pari all’8.7%. «Le Marche - ha spiegato l’ingegner Francesco Merloni - sono state particolarmente penalizzate nella fase recessiva a causa della specializzazione settoriale.
La situazione del Fabrianese
Riferendosi al mondo del lavoro dell’entroterra fabrianese, toccato da una crisi senza precedenti, Merloni ha evidenziato come «malgrado le situazioni di crisi dell’ultimo decennio gli indicatori relativi al mercato del lavoro (tasso di disoccupazione, tasso di occupazione e tasso di attività) sono rimasti migliori della media italiana. Questi mostrano un miglioramento negli ultimi anni». Sale di due posizioni, da sesta a quarta, Angelini con una crescita del 15,2%. Perde tre posizioni la Tod’S che nel 2020 ha registrato un calo delle vendite (-30,4%) passando dal secondo al quinto posto. Il brusco rallentamento registrato nel 2020 è evidente per le principali imprese calzaturiere della regione che presentano tutti segni negativi (Tod’s: -30,4%; Imac: -23,5%; B.A.G.: -19,7%). Scivola di una posizione la Biesse, da quinta a sesta -18%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico