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USSITA - Il prossimo dicembre, neve permettendo, potrebbe segnare il ritorno della stazione sciistica di Frontignano di Ussita, che riprenderà vita a cinque anni dal terremoto. È tutto pronto, manca solo un gestore privato che si faccia carico di battere le piste, rimettere in funzione le uniche due seggiovie quadriposto perfettamente funzionanti dopo le scosse, la Pian dell’Arco-Belvedere e lo Schiancio-le Saliere, riaprire i rifugi e restituire accoglienza e fruibilità a questi impianti, rimasti fermi a dondolare nel vento e nella pioggia, ad imbiancarsi di neve, in attesa di ripartire.
La volontà di ripartire
«La volontà dell’amministrazione comunale è quella di ripartire quanto prima, affidando la gestione degli impianti sciistici ai privati - spiega Silvia Bernardini sindaco di Ussita - per il rilancio turistico di Frontignano di Ussita e tutto il comprensorio.
Cosa comprende il bando
Il bando comprende la gestione degli impianti e delle strutture della stazione sciistica di Frontignano, compresi i rifugi Saliere, Cristo delle Nevi ed il Cornaccione, la manutenzione e la battitura delle piste da sci, il bike park. La concessione non può comprendere le strutture inagibili, che saranno ripristinate man mano che procederà la ricostruzione. La stazione appaltante della provincia di Macerata si sta occupando della gara, la durata della concessione sarà di 9 anni rinnovabili per altri nove, le tariffe di utilizzo dovranno essere agevolate per i residenti di Ussita, i possessori delle seconde case, le associazioni sportive locali, gli sci club, le scuole, i gruppi e le attività ricettive locali. È prevista l’apertura degli impianti nel periodo invernale, ed estivo nei fine settimana, tutti i giorni nel mese di agosto. Sono state modificate le condizioni economiche dell’offerta: il primo anno il canone annuale sarà di 10mila euro, il secondo anno 20mila euro, il terzo anno 30mila euro, dal quarto anno il pagamento del canone sarà di 70.000 annui.
m. o.
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Corriere Adriatico