Forza Italia con Area popolare Indicato il ticket Spacca-Celani

Forza Italia con Area popolare Indicato il ticket Spacca-Celani
ANCONA - Forza Italia e Marche 2020: via libera all’accordo con l’indicazione del ticket Spacca, presidente, e Piero Celani, ex presidente della Provincia di Ascoli Piceno,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Forza Italia e Marche 2020: via libera all’accordo con l’indicazione del ticket Spacca, presidente, e Piero Celani, ex presidente della Provincia di Ascoli Piceno, come vice.




Con una postilla: Celani non si candiderà lasciando il posto al capogruppo regionale Trenta nel collegio di Ascoli Piceno. L’ex presidente della Provincia sarà, dunque, nominato come esterno. Un passaggio importante che segna anche la riappacificazione dentro Forza Italia dove i dissidi degli ultimi giorni rischiavano di vanificare tutti gli sforzi fin qui compiuti per tenere il partito unito. Del resto, il 30 aprile c’è la presentazione delle liste e ormai non c’è più tempo da perdere.



L’intesa è stata raggiunta ieri anche se non c’è ancora l’ufficializzazione: la partita è stata chiusa dopo ore di discussioni e l’artefice dell’operazione è Matteoli. L’accordo sarà sottoscritto oggi ad Ancona con un obiettivo ben preciso: dare una dimensione prettamente locale al tutto considerando che, nell’alleanza, si vuole cercare di coinvolgere Fdi in primo luogo, ieri a Roma con il coordinatore regionale Carlo Ciccioli a trattare al tavolo nazionale, e la stessa Lega Nord che, comunque, fino a poche ore fa, con il coordinatore nonché candidato presidente Luca Rodolfo Paolini, ripeteva di voler andare da sola. Se mantesse questa posizione, il Carroccio diventerebbe una sorta di caso nazionale visto che, altrove, la Lega non corre da sola.



Ma l’obiettivo degli azzurri, da puntare fino all’ultimo, è quella di mettere insieme tutto il centrodestra marchigiano nell’alleanza con Marche 2020 e per questo si cerca di fare dell’intesa una questione tutta marchigiana, una sorta di esperimento in occasione di queste regionali. E quindi, anche senza i simboli centristi che poco piacciono al Carroccio e, non a caso, nel simbolo di Area popolare con Marche 2020 non compaiono né le sigle di Udc né quelle di Ncd.



Lo stesso Trenta avrebbe chiesto a Celani di lasciargli spazio per la sua candidatura nell’ascolano facendo pressing affinchè la sua fosse una nomina esterna.



Gioco fatto, dunque, ora non resta che capire come costruire l’alleanza con la Lega e Fdi, in particolare. Che, alla fine, potrebbe anche decidere di dare l’ok per quanto, nelle Marche, il partito sia ancora diviso tra chi come Ciccioli è più propenso a un’alleanza con Marche 2020 e chi, invece, come Zinni, intende sì viaggiare su un progetto alternativo al Pd ma senza Spacca presidente. Ma, in nome di una possibile vittoria a Palazzo, Fdi potrebbe anche decidere di fare un passo indietro.



Per ora, comunque, nulla di ufficiale. Lo stesso Remigio Ceroni, coordinatore regionale di Forza Italia, ieri ha preferito non commentare .



Ma, da sabato, ormai a Roma, è stato avviato il tavolo nazionale per discutere delle alleanze sulle regionali e proprio sabato, dalla Capitale dove si svolgeva la convention “Cuore azzurro”, l’ex ministro Brunetta aveva lanciato un accorato appello per l’unità del centrodestra marchigiano. Appello al quale anche oggi la Lega Nord risponde picche. “Noi siamo sereni - fa sapere Paolini - a Pesaro abbiamo già raccolto 215 firme, in provincia siamo arrivati a quota 500. Sì, lo ripeto: noi andiamo da soli”. Quindi, una frecciata velenosa al Partito democratico rispetto alla questione delle legge elettorale e del terzo mandato di Spacca. “Non ho dubbi: è un falso problema: la legge elettorale compete alla Regione e l’eventuale conflitto di attribuzione, di cui dovrà decidere la Corte Costituzionale, potrebbe essere una questione di mesi. Questo significa che noi andremo a votare così. Siamo di fronte a un ulteriore giochetto di Renzi. È una cosa davvero surreale”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico