ANCONA - Dalle aspirazioni, alla concretezza dei progetti, con Ancona snodo centrale per lo sviluppo delle strategie della Macroregione Adriatico Ionica. È stato questo il...
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“Siamo in dirittura d’arrivo per quello che possiamo definire il primo atto che trasmetterà concretezza al lungo percorso della macroregione adriatico ionica – ha detto Ceriscioli, riferendosi all’adozione, da parte dell’Unione europea, della specifica strategia (Eusair) – Un progetto, la Macroregione, nato da un’intuizione del nostro territorio, all’indomani dell’ennesimo conflitto che riguardava l’area del confine orientale del nostro Paese. Come Marche siamo stati capaci di far dialogare le due sponde dell’Adriatico, per ricercare, insieme, occasioni di crescita, sviluppo, lavoro, opportunità per le nostre comunità. I progetti non sono rimasti sulla carta, ma stanno diventando realizzazioni concrete”. Secondo il presidente, la Macroregione non può ridursi alla “cattura” di qualche fondo europeo: “Si possono ricercare direttamente negli ambiti dell’Unione europea, indipendentemente dalla Macroregione. Diventa, invece, strumento essenziale per raccordarci alle grandi strategie europee, per cambiare il nostro peso sullo scacchiere internazionale, facendo, ad esempio, in modo che il Corridoio adriatico non sia solo una questione fra Marche, Abruzzo e Puglia, ma diventi un’infrastruttura che serva un’area più grande nei collegamenti e nella logistica. Opportunità che passano attraverso la realtà di Ancona, dove lo stesso porto, oggi già Autorità portuale del Medio Adriatico, può rafforzare la sua vocazione a servizio di tutta la comunità regionale”.
Al termine del suo intervento, il presidente ha donato una medaglia della Regione all’ambasciatore Grubisa: “Per il calore e la vicinanza che ha sempre mostrato verso le Marche, meriterebbe la cittadinanza onoraria”, ha commentato Ceriscioli. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico