Ex Ardo, operai annunciano ​manifestazione sotto il Mise

Ex Ardo, operai annunciano ​manifestazione sotto il Mise
FABRIANO - "Vista la leggerezza con la quale si sta affrontando la vicenda della J. & P., e il silenzio assordante da parte del Governo", Fiom, Fim e Uilm delle Marche e...

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FABRIANO - "Vista la leggerezza con la quale si sta affrontando la vicenda della J. & P., e il silenzio assordante da parte del Governo", Fiom, Fim e Uilm delle Marche e dell'Umbria proclamano "una


manifestazione davanti al ministero dello Sviluppo economico a Roma, e una mobilitazione permanente articolata territorialmente". Lo annuncia un comunicato congiunto dei sindacati, secondo i quali la J. & P. rischia di chiudere lasciando per strada i 700 lavoratori ex Antonio Merloni riassunti dall'azienda.



A oltre due mesi dalla sentenza della Corte d'appello di Ancona che ha decretato nulla la vendita dell'ex A. Merloni alla J. & P. Industries di Giovanni Porcarelli, si legge in una nota sindacale, «non si è ancora trovata la soluzione per uscire dall'impasse». Per Fiom, Fim e Uilm la priorità è «salvare i 700 posti di lavoro con la continuità industriale e produttiva faticosamente costruita nell'accordo ma mai avviata proprio per colpa del ricorso presentato dalle banche, che ha bloccato qualsiasi linea di credito in una fase di start up».



Il ministero dello Sviluppo economico, i commissari straordinari dell'ex A. Merloni, le banche, lo stesso Porcarelli, ricordano i sindacati, «hanno avviato consultazioni informali per trovare una soluzione, che ad oggi non vediamo. Dunque non è più rinviabile l'apertura di un tavolo con il Governo che coinvolga anche le organizzazioni sindacali e i 700 lavoratori interessati. Non possiamo accettare che la vicenda si risolva con una chiusura di fatto della J. & P. Industries e la perdita di 700 posti di lavoro».



I sindacati metalmeccanici «pretendono» una risposta concreta per «i lavoratori e un territorio già fortemente martoriato dalla crisi: gli interessi finanziari delle banche non possono venire prima». Nei prossimi giorni, in assemblee di fabbrica, verranno definite date e modalità della protesta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico