Pronti, partenza via. Sull'A14 con l'esodo natalizio è subito caos

Auto in colonna sull'A14
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ANCONA - Ci siamo. Il D-day delle Marche è arrivato. Da stamattina migliaia di mezzi si metteranno in marcia, direzione vacanze di Natale. Un esodo annunciato e quanto mai temuto, che dovrà fare i conti con l’incubo A14. Oggi, domani e domenica tre giornate da bollino rosso per gli automobilisti. Peggio andrà lunedì e martedì, quando la mole di traffico aumenterà ancora. Le Marche si preparano a fronteggiare l’emergenza. Impresa non poco ardua visto che, tra i blocchi in autostrada e quelli lungo la Flaminia, l’Italia si ritrova praticamente spaccata in due. 


I tratti 
Sul fronte viadotti, per ora, nessuna buona nuova. Da Porto Sant’Elpidio a Grottammare, i sigilli continuano a tenere bloccati quattro tratti, per l’inflessibilità del gip di Avellino a causa dei guardrail giudicati non sicuri. Morale: in corrispondenza di Fosso San Biagio, Campofilone, Vallescura e Petronilla marcia obbligata su una sola corsia. Guai pure sul fronte interno. Lungo la Flaminia è ancora chiuso il tratto tra Strettura e Valico della Somma. E lì il problema è doppio, perché riguarda sia chi transita sulla Quadrilatero che chi passa per Fabriano. Fastidiosi imbuti che minacciano di rovinare le feste di fine anno. Manco a dirlo, l’ultimo intoppo c’è stato la notte scorsa, con l’autostrada chiusa per due ore tra Fermo e Porto Sant’Elpidio, in direzione nord. Traffico deviato sulla Statale, chiamata all’ultima prova generale prima del grande caos. Se finora si è riusciti a evitare il peggio, il vero banco di prova arriva adesso. I prossimi saranno giorni cruciali per capire se la macchina guidata dalle Prefetture ce la farà a gestire il traffico in tilt. In autostrada e sulla Statale. Perché, quando in A14 la situazione si farà davvero critica, sarà ancora l’Adriatica a trasformarsi in valvola di sfogo per gli automobilisti imbufaliti. 

 
La chat 
Nel marasma generale, ai sindaci tocca il ruolo scomodo di capro espiatorio. Da settimane, il contatto tra loro è continuo. Per tenersi sempre aggiornati usano una chat WhatsApp. L’unione fa la forza, si ripetono, ma poi, alla fine, quel che conta è il risultato. Che ognuno dovrà portare a casa sul suo fazzoletto di terra. A coordinarsi, comunque, ci hanno provato. Hanno stretto un patto per affrontare l’emergenza. Pronte a scendere in campo (o meglio, in strada) le Protezioni civili comunali, con l’incarico di assistere gli automobilisti in coda. Bottigliette d’acqua e indicazioni su percorsi alternativi per arrivare a destinazione, i regali di Natale dei volontari posizionati agli incroci principali. Per far defluire i mezzi, nelle ore più critiche, i semafori della Statale lampeggeranno. Nei paraggi, i vigili urbani regoleranno la circolazione. In teoria, tutte le pedine sono al loro posto nel confuso scacchiere del traffico prenatalizio. Ma, si sa, gli imprevisti sono sempre in agguato. In questi casi, anche un piccolo tamponamento potrebbe avere conseguenze disastrose sulla viabilità. Così, le Marche si preparano al peggio. «In caso di emergenza - fa sapere la Polizia stradale di Fermo - abbiamo un piano di intervento gestito dalla Prefettura. Scatterà in caso di blocco totale dell’A14 e prevederà il ricorso a viabilità alternative e l’intervento della Protezione civile in supporto agli automobilisti».
La stradale 

Un piano già rodato l’estate dell’anno scorso, dopo l’incendio nella galleria Castello di Grottammare. La speranza, manco a dirlo, è che non si debba arrivare a usarlo. «Non prevediamo blocchi alla circolazione - tranquillizzano dalla Stradale - perché già da diverso tempo siamo pronti e capaci di gestire una situazione diventata normale, pur essendo emergenziale». Per sicurezza, però, in A14 e lungo la Statale arriveranno altre pattuglie a supporto di quelle normalmente in servizio. Insieme, faranno la spola su e giù per la regione, controllando le arterie principali e aiutando, se necessario, gli automobilisti in difficoltà. Ma la task force dell’asfalto punta soprattutto sulla prevenzione, perché - spiega - «le sirene lampeggianti per strada favoriscono il rispetto delle regole». Per il resto, non rimane che incrociare le dita e sperare che fili tutto liscio.

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Corriere Adriatico