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ANCONA - Sedici Comuni al voto nelle Marche nel 2023. E non sarà election day, visto che per il Parlamento la data stabilita per andare alle urne è il 25 settembre. Non sarà election day a maggio, ma 16 Comuni marchigiani dovranno cambiare il sindaco, di cui soltanto 4 sopra i 15mila abitanti, quindi a rischio ballottaggio, compreso il Municipio di Ancona che il prossimo anno chiude l’era Valeria Mancinelli per due mandati alla guida del capoluogo di regione.
La macchina è già in moto
E già la macchina elettorale il centrosinistra l’ha messa in moto con le primarie per decidere il candidato ideale per la corsa alle Amministrative: la sfida sarà tra Ida Simonella, braccio destro della Mancinelli nonchè assessore al Porto, e Carlo Maria Pesaresi ex assessore della Provincia ed ex presidente Form.
Chi cerca il colpaccio
Sarebbe un colpaccio, come quello avvenuto a Fabriano con l’elezione della sindaca Daniela Ghergo e ancora di più a Jesi dove Lorenzo Fiordelmondo è riuscito a mettere in archivio un governo incontrastato di centrodestra. A Porto Sant’Elpidio Nazareno Franchellucci (Pd e liste civiche area centrosinistra) è ormai arrivato quasi al termine del secondo mandato e in questo caso si tratterà di mantenere il Comune, con un centrodestra che nel frattempo ha conquistato la Regione Marche e un elettorato sempre più convinto.
Stessa cosa per Enrico Piergallini, sindaco di area centrosinistra arrivato al nono anno di governo a Grottammare con un passato da vice sindaco e assessore. Lui non si potrà ricandidare ma per coalizione e liste civiche il consolidamento del lavoro fatto in questi anni dovrà essere materia da maneggiare con cura. Tutti gli altri, 12 in tutto, al primo turno secco. Nell’Anconetano c’è Chiaravalle, Morro d’Alba e Ostra Vetere. In provincia di Ascoli Castel di Lama e Ripatransone, nel Maceratese Gagliole, Penna San Giovanni, San Ginesio e Ussita. In provincia di Pesaro e Urbino, va al voto solo il Comune di Auditore.
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