Dramma Afghanistan, l’appello dei sindaci marchigiani: a Loreto un corridoio umanitario per i profughi

Dramma Afghanistan, l’appello dei sindaci marchigiani: a Loreto un corridoio umanitario per i profughi
ANCONA  - Da Ancona a Pesaro, passando per Loreto. I sindaci marchigiani attivano una rete solidale per quanto sta accadendo in Afghanistan con il ritorno del regime...

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ANCONA  - Da Ancona a Pesaro, passando per Loreto. I sindaci marchigiani attivano una rete solidale per quanto sta accadendo in Afghanistan con il ritorno del regime talebano. Il primo cittadino della città mariana, Moreno Pieroni ha scritto al prefetto e al ministro degli Esteri Di Maio: «Non possiamo restare a guardare senza fare nulla. Loreto è da sempre un luogo vocato all’accoglienza al di là delle appartenenze e dei credo religiosi: restiamo fedeli alla nostra storia di città aperta al prossimo e ci mettiamo a disposizione per dare ospitalità ai profughi e alle profughe che ne avranno bisogno».

 

 

Il sindaco apre ad un corridoio umanitario: «Abbiamo sentito il dovere morale di fare qualcosa di concreto e ci appelliamo a tutte le realtà del territorio come la Delegazione Pontificia, la Croce Rossa, la Protezione Civile, le Fondazioni e le associazioni cittadine, affinché possano condividere questa nostra iniziativa e, insieme, renderla operativa». 


Non è la prima volta che la città di Loreto si attiva per rispondere ad emergenze umanitarie internazionali: già negli scorsi anni, il centro mariano aveva ospitato la comunità albanese e kosovara residente a Tolentino e sfollata in seguito al terremoto del 2016. Su Facebook invece il sindaco di Ancona e presidente Anci Marche, Valeria Mancinelli, ha postato la foto della giovane collega Zarifa Ghafari che ha detto di temere per la sua vita e per quella dei suoi familiari per il suo impegno per i diritti delle donne e la libertà. «Aderisco con forza all’appello di Anci - ha detto -, affinché si mettano in salvo quante più persone possibile. Noi sindaci vogliamo mettere davanti ad ogni cosa l’urgenza di salvare quante più persone possibile, in particolare donne e bambini, i più esposti. E ancora di più quelle donne che in questi anni hanno avuto il coraggio di esporsi e di impegnarsi in prima persona».


Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci ha invece chiesto al presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e al ministro Luigi Di Maio «di attivare tutte i canali diplomatici necessari a costruire corridori umanitari per mettere in salvo tutti coloro che negli ultimi 20 anni hanno scelto di aiutare le forze occidentali, scommettendo evidentemente, purtroppo, sul cavallo sbagliato. È un nostro dovere morale difenderli dalla barbarie talebana». Anche lui sui canali social ha diffuso la foto di Zarifa Ghafari, 27 anni, che vive nella provincia di Maidan Wardak e da sempre è in vista per essere sostenitrice dei diritti delle donne. «Dopo il ritiro delle truppe Usa che ha portato alla caduta di Kabul e alla presa di potere da parte dei talebani ha raccontato di essere in pericolo».

 

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Corriere Adriatico