ANCONA - Nel 2015 nelle Marche sono quasi raddoppiate, anche se il numero resta ridotto, le segnalazioni di reati di competenza della Direzione distrettuale antimafia (da 20 a 37)...
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Emerge dalla relazione che Carmelo Marino, presidente della Corte d'Appello di Ancona, ha anticipato oggi ai giornalisti e che illustrerà sabato nell'apertura dell'Anno giudiziario. Su questo fronte preoccupa anche l'impennata di alcuni delitti "spia", come usura (+74%) e estorsioni (+18%).
"Non ci sono fenomeni grossi di crimine organizzato ma vi sono pericoli di infiltrazioni che vanno monitorati dagli uffici inquirenti, i quali - ha detto Marino - sono molto attenti ai fenomeni che vengono da altre realtà territoriali".
Tra luglio 2014 e giugno 2015 il numero dei reati è calato: da 40.101 a 38.734 (-3,4%), da 33.941 a 33.126 con indagati noti (-2%). In crescita omicidi volontari (da 18 a 20, +11%), tentati (da 25 a 30, +20%) e colposi derivanti da infortuni sul lavoro (da 9 a 24, +167%).
Sale il numero di delitti contro la libertà individuale (da 55 a 62, +13%) e di pedofilia (da 64 a 70, +9%). Impennata per reati informatici (+91% accessi abusivi, +25% illecita intercettazione) e furti (da 9.466 a 10.577, +12% e +16% in casa). Calano le rapine (da 503 a 440, -13%) e i casi di corruzione (-22%) e peculato (-3%); crescono concussione (da 13 a 14, +8%), indebita percezione di contributi e malversazione (da 56 a 91, +91%).
In aumento anche lottizzazioni abusive (+26%), reati tributari (+20%) e frodi all'Ue (+16%).
Corriere Adriatico